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Viaggiare 2.0: “Maledetto Jet Lag” – Ecco i consigli per tenerlo “sotto controllo” …

Nuovo appuntamento con la nostra rubrica “Viaggiare 2.0”, a cura del team di “Non Solo Viaggi” di Rende, dedicata, appunto, al mondo travel

Come combattere il Jet Lag

Grazie a mezzi di trasporto sempre più moderni e veloci, viaggiare da una parte all’altra del mondo è ormai un’abitudine per milioni di persone. La differenza di fuso orario colpisce però indistintamente pressoché tutti i viaggiatori, sballando i bioritmi attraverso il fastidioso fenomeno chiamato jet lag.

Se alcuni arrivano ad accusare addirittura le piccole variazioni di orario, si potranno immaginare i devastanti effetti su coloro che viaggiano da un continente all’altro.

Prima di tutto, occorre sfatare un mito: al jet lag non ci si abitua, perlomeno non più di tanto.

Non importa quante volte si effettua quel determinato viaggio, il jet lag è sempre in agguato.

Se eliminarlo del tutto è assai difficile, lo si può però attenuare: per ovviare al senso di stanchezza e malessere che accompagna chi arriva in uno stato dal fuso orario diverso dal proprio, si possono mettere in pratica alcuni accorgimenti, prima, durante e dopo il viaggio.

Riposare bene prima di partire

La notte prima della partenza, concedersi un sonno lungo e tranquillo, evitando di far troppo tardi la sera prima o di bere alcolici: un corpo ben riposato recupera meglio dal jet lag. Non ridursi all’ultimo a fare i bagagli, consumare un pasto leggero ed evitare cibo pesante da digerire.

Vivete già con il “nuovo orario”

Per i viaggi in cui si va in Paesi con una differenza d’ore notevole (dalle 6 ore in su) qualcuno suggerisce di provare ad iniziare a vivere con l’orario di destinazione già 2 o 3 giorni prima della partenza.

Se per esempio andate in Giappone, in cui a seconda del momento dell’anno è avanti 7 o 8 ore rispetto all’Italia dovete considerare che:

  • in Giappone se vi sveglierete alle 8 di mattina, in Italia saranno le 1 di notte.
  • in Giappone se andrete a dormire a mezzanotte, in Italia saranno le 16.

Provate quindi già 3 giorni prima della partenza a seguire questi orari, più o meno. Non dico di svegliarvi alle 1 di notte e andare a dormire alle 16 da un giorno all’altro, però magari 3 giorni prima della partenza svegliatevi alle 6:30 e andate a dormire verso le 22. Due giorni prima della partenza svegliatevi alle 6 e andate a dormire verso le 21:30 E un giorno prima della partenza svegliatevi alle 5:15 e andate a dormire alle 21.

Dormire in volo

Il sonno è un elemento essenziale in un volo a lungo raggio: i sedili dei passeggeri sono in genere attrezzati con poggiatesta e schienali reclinabili, ma è possibile richiedere cuscinicoperte e tappi per le orecchie per facilitare il riposo. Chi sa già in partenza di non riuscire a prendere sonno ad alta quota può valutare di assumere una pillola che aiuti a dormire.
Nel momento in cui il vostro aereo parte, iniziate a vivere come se foste già a destinazione. Per comodità pochi minuti prima della partenza spostate le lancette del vostro orologio e cercate di non dormire fino all’ora in cui andrete mediamente a dormire in Giappone. Cercate già in aereo di abituarvi al nuovo orario.

Bere molta acqua

Un corpo ben idratato risulta più resistente ai segni della fatica o dello stress da jet lag e velocizza il processo di recupero. Volare indebolisce il sistema immunitario, pertanto un corpo disidratato grava ancor di più su un sistema immunitario già debilitato. Stare lontano da caffeina, succhi di frutta acidi e bevande gassate che possano arrecare danno allo stomaco.

Evitare ogni tipo di stress

Gran parte del jet lag è dovuta allo stress. Più si è riposati all’arrivo, meno si soffre. Assicurarsi che ogni fase del viaggio, soprattutto il volo, avvenga nella più assoluta serenità e tranquillità. Vestirsi comodievitare le abbuffate nei bar dell’aeroporto e durante il volo, munirsi di auricolari per sentire della musica e fare il possibile per rendere il volo un momento di piacevole relax.

Muoversi anche in aereo

E’ molto importante favorire la circolazione sanguigna anche durante il volo: un piccolo consiglio è quello di farsi una passeggiata lungo il corridoio dell’aereo ogni tanto, magari quando vi recate in bagno. Considerate di alzarvi una volta ogni 2-3 ore, o anche più frequentemente.

Organizzare le prime ore nel luogo di destinazione

Se si arriva a destinazione in pieno giorno, anche se si avverte stanchezza, non andate a dormire, tuttalpiù concedersi un breve riposo ristoratore. Dedicarsi ad attività leggere e piacevoli come una passeggiata all’aria aperta aiuta ad abituarsi gradualmente al nuovo orario e permette di stancarsi quel che basta per addormentarsi con successo la sera. Curare l’alimentazione prediligendo cibi sani e facili da digerire. Se la mattina successiva al giorno del proprio arrivo ci si accorge di essersi svegliati troppo presto, provare a rimanere ancora un po’ a letto, magari ascoltando musica, almeno fino alle prime ore di luce: questo aiuterà ad andare a dormire regolarmente la sera seguente.

Non andate a dormire di giorno!

La tentazione di andare a dormire, magari “solo 20 minuti” può essere davvero molto forte soprattutto i primi giorni, ma dormire di giorno può rovinarvi la vacanza perché per molti giorni non riuscirete a recuperare.

Grazie mille al nostro Cristian ed al suo staff per le preziose info. Appuntamento alla prossima settimana con una nuova puntata di “Viaggiare 2.0”!

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