Il progetto avviato da Barbara Davidde, Soprintendente del patrimonio subacqueo italiano
“Uno dei progetti riguarderà i tesori sommersi: navi adagiate sul fondo dei mari, nascoste da spugne e coralli, ma non solo. «Si tratta di 8000 chilometri di costa, per una estensione in mare dalla battigia alle 24 miglia, racconta Davidde, i beni sommersi sono costituiti sia da relitti che da strutture costiere, per esempio ville marittime, moli di porti, banchine, peschiere».”
Fonte e articolo completo: Corriere della Calabria