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Rodi brucia, fuga di massa da case e hotel. Anche una famiglia cosentina scappata dall’inferno

Almeno 30.000 le persone evacuate, tanti i voli cancellati. Un dramma umano ed economico nel mezzo della stagione turistica

 

 

L’incendio di Rodi ha portato alla “più grande operazione di evacuazione” mai organizzata in Grecia. Quasi 30.000 residenti e turisti hanno lasciato l’isola in fretta e furia a causa degli incendi che da cinque giorni devastano il territorio.

Migliaia di persone che hanno dovuto lasciare le loro case o alberghi, si sono rifugiate in palestre, scuole o centri congressi per la notte. Alcuni turisti sono dovuti fuggire a piedi, le strade a volte sono state bloccate dalle fiamme.

I turisti sono stati aiutati a fuggire dagli incendi anche con barche private che si sono unite alla guardia costiera greca per aiutare a prelevare persone dalle spiagge a est dell’isola.

Queste le parole che ci giungono da una coppia di avvocati cosentini, che si trovavano in vacanza sull’isola greca:

Siamo stati in fuga da Rodi. Eravamo in vacanza qui, io, mio marito e la nostra bimba di 5 anni, ma nelle ultime ore abbiamo vissuto un vero e proprio inferno. Siamo dovuti sfuggire alle fiamme.

Quando è scoppiato l’incendio siamo stati evacuati dal nostro resort ed abbiamo dovuto percorrere circa 20 km a piedi lungo la spiaggia. Alle nostre spalle il fuoco che avanzava con violenza a causa del vento fortissimo.

Prima ci siamo trovati in un punto di raccolta della Protezione Civile senza alcuna assistenza. Abbiamo dormito per terra. Ieri sera siamo stati trasportati in aeroporto dove ci attendeva un aereo messo a disposizione dalla Farnesina per il rientro.

Alle 4 di questa mattina, dopo 48h passate in queste condizioni, finalmente il volo per Verona. Abbiamo vissuto 2 giorni da incubo. Ora siamo al sicuro. Stremati … e finalmente diretti verso casa.

(Lettera firmata)