Il ritrovamento era stato operato alcune settimane fa dal personale del Nucleo Sommozzatori della Guardia Costiera di Messina
“L’ancora di ferro ed alta circa due metri, afferente al patrimonio culturale sommerso, in quanto presumibilmente inquadrabile cronologicamente nella seconda metà dell’ottocento, ed impiegata per assicurare al fondo le reti utilizzate per le attività di cattura del tonno, un tempo praticata a Vibo Marina.”
Fonte e articolo completo: Il Lametino