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Repubblica: “Calabria – Autobomba a Limbadi. Muore un uomo, grave il padre”

La vittima era stata candidata alle elezioni comunali. I suoi terreni erano confinanti con quelli della sorella del boss Mancuso e c’erano state liti. Gli inquirenti: “Cosche alzano il livello”

 

 

“Un boato che squassa il silenzio della campagna vibonese. E poi le fiamme, che rapide divorano l’auto. È morto così Matteo Vinci, candidato alle ultime elezioni comunali, ucciso oggi pomeriggio da un’autobomba che mani anonime hanno piazzato sotto la sua auto a Cervolaro, nei pressi di Limbadi, nel cuore dell’entroterra vibonese. Con lui era presente il padre settantenne, rimasto ferito nello scoppio e attualmente ricoverato in ospedale. Vinci invece non ce l’ha fatta. Secondo le prime ricostruzioni, l’ordigno gli avrebbe fratturato le gambe, impedendogli di uscire dall’auto, nel giro di pochi minuti completamente consumata dalle fiamme. A dare l’allarme è stato il padre dell’uomo, che dopo l’esplosione ha chiamato la moglie chiedendole di avvertire i soccorsi. Sul posto sono immediatamente arrivati i Vigili del fuoco e i carabinieri. E i primi rilievi non hanno lasciato dubbio alcuno.

A far esplodere l’auto, una Ford Fiesta a metano, non è stato un malfunzionamento nell’impianto di alimentazione, ma una bomba. Un messaggio chiaro. Un messaggio di ‘ndrangheta.”

Fonte ed articolo completo qui: Repubblica.it