Un nostro lettore ci segnala il post di Giuseppe Russo, il quale stila un appello per promuovere una campagna di salvaguardia della storia e della vocazione del monastero:
“Faccio seguito al post pubblicato all’inizio di quest’estate sulla notizia raccapricciante della messa in vendita del monastero di Santa Sofia, più comunemente conosciuto come monastero di S. Leonardo.
Il cenobio comprendeva un katholikon, una chiesa monasteriale, l’attuale chiesetta di S. Leonardo, di dimensioni molto più contenute di quelle odierne, alla quale si accedeva dal suo interno attraverso due porte ad arco, le stesse che oggi sormontano gli altari laterali seicenteschi, in muratura, su uno dei quali ancora si distingue un pregiato affresco di Giovan Battista Colimodio, raffigurante il “Compianto su Cristo morto”.
Ciò che rimane del monastero costituisce una fulgida testimonianza dell’Eparchia monastica del Mercurion, di quella regione, cioè, che già in epoca longobarda (VII secolo) e per secoli, fin oltre l’avvento dei Normanni (XI secolo), era permeata di ascetèri, laure e cenobi, nei quali vivevano un’infinità di monaci italo-greci, dediti prevalentemente al lavoro e alla preghiera. Tra questi anche alcuni molto famosi, come S. Fantino Juniore, S. Zaccaria, S. Giovanni e, indiscutibilmente, S. Nilo di Rossano.
Divenuto orto da lungo tempo, esso non vanta certo un alto valore materiale, nonostante sia incalcolabile la sua rilevanza dal punto di vista storico, archeologico, architettonico, culturale e, direi anche, spirituale.
Non si può consentire, pertanto, che finisca nelle disponibilità di persone che non è dato sapere quale utilizzo intendano farne. Bisogna mobilitarsi prima che sia troppo tardi.
Invito tutti, parenti, amici, conoscenti, cittadini, amanti della storia e delle bellezze artistiche del nostro territorio, prima ancora che istituzioni, enti pubblici ed associazioni culturali, a partecipare e a promuovere una campagna di raccolta fondi, ognuno nella misura che gli è consentita, affinché il monastero di Santa Sofia o di San Leonardo sia acquistato dalla parrocchia di San Giovanni Battista di Orsomarso, che preserverà il bene e lo utilizzerà per scopi rispettosi della sua storia e della sua vocazione e nelle cui disponibilità rientra già l’adiacente chiesetta.
Invito, pertanto, il Parroco, don Mario Spinicci, che ha già allertato la curia di S. Marco Argentano, a fare da coordinatore e nostro punto di riferimento.
Io ci sono.
Spero di avere presto tanti compagni di cordata!
Grazie“
Giovanni Russo