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Piazzafé: “Così non si può lavorare. Siamo costretti a posticipare la riapertura…”

Il post pubblicato poco fa dai gestori del noto locale su Piazza Bilotti:

 

 

È tempo di prendere fiato e leggere tutto ciò che abbiamo da dire.

Non saremo brevi ma non è facile racchiudere in poche righe di un post su facebook tutto quello che abbiamo dentro (e che ci portiamo da mesi)

Innanzitutto ci sembra doveroso ringraziare tutte le persone che ci hanno espresso solidarietà e hanno condiviso il post attraverso i propri profili social. Davvero tantissimi: le visualizzazioni, mentre scriviamo, hanno superato le 32000 (trentaduemila!).
Vogliamo continuare dicendo che quanto sta accadendo da qualche mese non regala certamente una bella immagine della nostra città.

Ma veniamo a noi.
Chi ci conosce sa che tutto ciò che riguarda Piazzafé è legato indissolubilmente a Cosenza. A una “cosentinità” che noi amiamo, quella stimolante, legata alle tradizioni ma con uno sguardo rivolto al futuro. Quella orgogliosa delle proprie origini ma aperta alle nuove culture e all’integrazione. Quella costantemente critica verso la propria città ma che è pronta a difenderla con le unghie e con i denti ogniqvenga attaccata.
E proprio per questo abbiamo deciso di provarci, nonostante le difficoltà, a rimanere qui e, nel nostro piccolo, a coltivarla, quella cosentinità.
Abbiamo deciso di aprire la nostra piccola paninoteca quando i lavori della piazza (sic!) non erano ancora stati completati. Siamo stati i primi tra le attività della “nuova generazione” ad affacciarci su quella che sarebbe stata (o meglio, sarebbe potuta essere) il nuovo snodo della vita dell’intera area urbana: piazza Bilotti!

Ad oggi, tutti conosciamo la situazione. Ma ci portiamo dietro scelte discutibili da parte dell’attuale amministrazione, come quella del doppio senso di circolazione sulla piazza, che ha regalato non pochi problemi alla viabilità cittadina, che ha trasformato l’area in un concentrato di smog nelle ore di punta e in una zona che sembra degradata, con transenne rotte al posto dei divisori di plexiglass e pavimentazione che, evidentemente non adatta a un tale traffico, puntualmente si frantuma. Scelte gravi e sbagliate che hanno danneggiato tutte le attività del nostro lato della piazza, strette nella morsa del traffico e di un marciapiede totalmente privo di qualsiasi forma di buon senso (la pista per gli ipovedenti dista 20cm dai maestosi lampioni della luce che illuminano la piazza).

Il 2020 ci ha portato in dono una pandemia, con il lockdown e le successive limitazioni connesse, e il sequestro della piazza. In un colpo solo noi abbiamo perso lo spazio in cui posizionare i tavoli d’estate, il passeggio dei cosentini e il parcheggio. Abbiamo visto i nostri vicini andare, come noi, in difficoltà. Li abbiamo visti abbassare le saracinesche per l’ultima volta. Attività storiche e importanti.

Noi abbiamo resistito, grazie alla nostra passione e grazie a voi. Abbiamo sempre inteso ogni cosa come una nuova sfida che potesse darci gli stimoli per fare sempre il meglio. In tanti ci avete detto frasi come “solo voi avreste potuto farcela in queste condizioni”. Si, ne siamo orgogliosi…ma per cosa?!

Ci siamo sentiti illusi e abbandonati da questa amministrazione che per poche settimane ha messo in atto l’unico provvedimento che avrebbe garantito la possibilità di lavorare (diritto sancito dalla Costituzione): la chiusura della strada al traffico per fasce orarie nei mesi estivi. Ma poi sono intervenuti altri interessi, molto più importanti di noi giovani, piccolissimi, imprenditori. E allora?! Beh… allora noi abbiamo lavorato tutta l’estate sul marciapiede strettissimo di cui sopra. E chi ci doveva garantire un nostro diritto? Svanito nel nulla.

Avremmo solo voluto svolgere il nostro lavoro e, da giovani imprenditori e cittadini, essere messi nelle condizioni per farlo.
Ma non facciamo parte di nessun “sistema” perché non abbiamo mai voluto e di questo restiamo fieri. Abbiamo sempre e solo avuto una certa idea. Che rispecchia la visione (questa si, bella) che abbiamo noi di Cosenza.

L’allagamento (l’ennesimo) di ieri, per una pioggia intensa durata poco più di un’ora, dunque, è solo l’ultimo degli episodi che certificano l’incuria e l’abbandono in cui versa questa piazza e chi, in questa piazza, ha costruito il proprio lavoro.

Oggi è arrivato il momento di fare alcune riflessioni. Sul da farsi e sul futuro.

Perché?
Perché ce lo impone la nostra coscienza. Perché, nonostante amiamo fare quello che facciamo,c’è da fare i conti con la realtà.
Perché il nostro staff (fantastico) ha il diritto di avere la certezza di uno stipendio ogni mese. Perché i nostri fornitori sono sempre stati pagati con puntualità. Perché le bollette, le tasse, l’affitto, bisogna saldarli. Perché tutta la stima che ci siamo guadagnati non ha un prezzo e non intendiamo perderla per nulla al mondo.
Ma soprattutto perché abbiamo una dignità, perché lavorare così non è gratificante ma, anzi, a volte mortificante. Restiamo consapevoli che tutto quel che abbiamo fatto fino ad oggi è solo frutto dei nostri sforzi, delle nostre idee e delle nostre capacità.

Per oggi sicuramente restiamo chiusi. Ci teniamo a chiarire che il locale è agibile grazie al duro lavoro di ripristino svolto ieri stesso ma considerate le condizioni meteo, preferiamo posticipare la riapertura.

Un sincero Grazie a tutti quelli che ci hanno apprezzato da luglio 2016 e a quelli che, una volta conosciuti, non ci hanno mai lasciati.

Comunque vada vi porteremo sempre nel cuore ❤️

Piazzafé