Riceviamo la seguente segnalazione da parte della nostra lettrice Graziella:
“In questi giorni nel Pronto Soccorso dell’Ospedale Annunziata di Cosenza accade con frequenza che estranei, parenti dei pazienti, riescano ad accedere nel pronto soccorso senza controlli Covid e nessuna autorizzazione.
Dobbiamo aspettare che portino dentro al nosocomio il Covid per superficialità e pressapochismo del personale sanitario e non?
Da procedura risulta che il tampone molecolare debba essere eseguito ogni tre giorni sui pazienti presenti in PS in attesa di un posto in reparto.
Non è assolutamente vero che il tampone viene eseguito ogni 3 giorni come da procedura dello stesso ospedale.
In realtà, il tampone viene eseguito solo all’ingresso del paziente.
Dopo una settimana, e solo perché i pazienti si sono lamentati del pressapochismo del personale per presenza di estranei che circolano liberamente tra i malati, è stato rieseguito il tampone molecolare ai ricoverati.
Se il Pronto Soccorso ha una procedura per cui l’accesso ad estranei non è consentito, non è chiaro come sia possibile che non autorizzati, parenti dei ricoverati, possano accedere senza nessun controllo e mettere a repentaglio la sicurezza di tutti.
E’ inaccettabile mettere a rischio la vita di pazienti per fare i piaceri all’amico, al parente, al cliente delle proprie visite private.
Tutto ciò dimostra una mancanza totale di serietà sia da parte della Dirigenza sia da parte del personale tutto, dai medici, ai paramedici, ai sorveglianti.
Una buona Sanità si basa sulle buone pratiche e sulla serietà di tutti gli addetti in primis.”
Graziella De Marco
