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Perché in estate servono le gomme estive? Cosa c’è da sapere in merito

Dallo scorso 15 aprile è decaduto l’obbligo, sulla gran parte delle strade extraurbane italiane, l’obbligo di circolare con gli pneumatici invernali. Di conseguenza, molti automobilisti hanno potuto sostituire le coperture termiche con quelle estive; è opinione piuttosto diffusa che, dal 16 aprile in poi, sia ‘obbligatorio’ montare le gomme estive: in realtà è solo una possibilità, ma nulla vieta di continuare a usare le invernali o le multistagionali (purché recanti la marcatura MS). Ciò nonostante, in determinati contesti, è altamente consigliabile procedere al cambio degli pneumatici: in questo approfondimento vediamo perché.

Com’è fatto uno pneumatico estivo

Rispetto alle gomme invernali, quelle estive sono realizzate con caratteristiche differenti. Anzitutto, ad essere diversa è la mescola: per via del minor contenuto di silice, risulta più dura e tenace; questa prerogativa consente allo pneumatico di assorbire meglio lo stress termico (in altre parole, la deformazione è minore) e, al contempo, resistere maggiormente all’usura. Durante il rotolamento, infatti, gli effetti dell’attrito possono essere accentuati dal caldo inteso: da qui la necessità, da parte dei costruttori, di sviluppare una mescola più resistente.

Altro elemento caratterizzante è la struttura del battistrada; la scolpitura superficiale è meno complessa rispetto a quella presente sulle gomme invernali. Gli intagli è i tasselli sono meno fitti, così che il rapporto tra aree ‘piene’ e ‘vuote’ sia a favore delle prime. Questa scelta è dettata da mere esigenze prestazionali: una geometria lineare si traduce in una maggiore aderenza sull’asciutto e, di conseguenza, una migliore trazione. A beneficiarne sono anche i consumi e le emissioni, che risultano ottimizzati (soprattutto su auto molto potenti o di grossa cilindrata).

Quando preferire le estive alle invernali

Come già accennato, non esiste alcun obbligo normativo che preveda l’utilizzo degli pneumatici estivi dal 15 aprile al 15 novembre. Tant’è che anche l’andamento del mercato delle gomme, sia in Italia che in Europa, premia maggiormente le coperture termiche e le multistagionali (‘all season’ o ‘4 stagioni’ che dir si voglia). E questo nonostante l’espansione dell’e-commerce di settore abbia reso accessibile un’offerta merceologica notevole, come si può evincere sfogliando il catalogo di un rivenditore specializzato quale www.euroimportpneumatici.com.

Probabilmente, complici anche gli aumenti dei prezzi al dettaglio, molti automobilisti sono scoraggiati dall’onere economico (nonché dalle incombenze pratiche e logistiche) derivante dalla gestione di un doppio treno di gomme stagionali.

Allo stesso tempo, in determinati contesti di utilizzo, le gomme estive rappresentano ancora l’opzione migliore o, almeno, restano preferibili alle ‘4 stagioni’ e alle invernali vere e proprie.

Per caratteristiche, infatti, gli pneumatici per uso estivo sono in grado di garantire il massimo riscontro prestazionale anche in condizioni climatico-ambientali estreme, specie se contraddistinte da caldo torrido. Inoltre, rispondono a specifiche esigenze di performance per modelli sportivi o ad alte prestazioni: le auto con motori di elevata cavalleria, infatti, sviluppano una potenza maggiore rispetto, ad esempio, alle piccole utilitarie. Per questo motivo, le gomme devono essere capaci di sopportare la coppia che il veicolo ‘scarica’ su strada; al tempo stesso, grazie al battistrada meno scolpito, sono in grado di assicurare il giusto grip per mantenere la tenuta di strada ottimale ottimizzando, come detto, anche il consumo di carburante e le emissioni, per merito della trazione garantita da un’ampia area di contatto tra lo pneumatico e il fondo stradale.

Ricapitolando, quindi, le gomme estive sono la soluzione più indicata soprattutto in due casi:

  • per equipaggiare un’autovettura sportiva o molto potente;
  • per sostenere un chilometraggio intensivo anche durante i periodi più caldi dell’anno, laddove gli pneumatici invernali andrebbero incontro ad una maggiore usura e tenderebbero a far aumentare il consumo di carburante.