«Nostro padre» ha detto Giovanna Gioffrè «è stato ammazzato due volte: prima dalle coltellate e poi dal fango che gli è stato buttato addosso perchè è stato fatto passare per un depravato e uno stupratore. Lui era un uomo pulito, dentro e fuori»
“E proprio i congiunti hanno segnalato ai carabinieri la presenza di gocce di sangue in prossimità della cassaforte del padre, ritrovata vuota.
Sul punto le verifiche dei carabinieri sono state mirate. Utilizzando il “luminol”, i militari hanno individuato anche le particelle di liquido ematico che l’indagata aveva ripulito.”
Fonte e articolo completo: Gazzetta del Sud