Secondo il sindacato: «Avuta la conferma dei primi casi di positività non è stata assunta alcuna misura di contrasto alla diffusione del virus»
«Chiediamo con forza un intervento immediato delle istituzioni locali e dell’Asp di Cosenza affinché siano effettuati dei rigidi controlli all’interno della casa protetta Villa Sorriso e delle altre strutture sanitarie private presenti sul territorio.»”
Fonte e articolo completo: Corriere della Calabria