Dalla penna felice di Edoardo Maruca:
“Killing Me Softly with His Song è tra le canzoni che, per chi ne ricorda la versione originale cantata da Roberta Flack, costituisce parte della colonna sonora di più generazioni.
Mi piaceva l’interpretazione di Mina (anche in inglese,) poi Lara Sant Paul e Ornella Vanoni nelle versioni Italiane (Mi fai morire cantando). Erano i tempi di Canzonissima, quando per cantare, dovevi saperlo anche fare (sic). Sarebbe seguita un’interminabile serie di sottoversioni: Dance, Rock o Trash nemmeno degne di nota, fino al 1996, quando gli Americani Fugees, all’epoca sconosciuti la riproposero in chiave Hip Hop.
La cantante del gruppo Lauryn Hill oltre che brava, è anche molto bella e la canzone ebbe un successo planetario. Il destino che purtroppo condividono i successi è quello di essere ricantati da improbabili cornacchie o tromboni. Passi la cuginetta aspirante velina che la strimpella al compleanno o il collega di lavoro al Karaoke, tollero anche chi “tiene famiglia” e arrotonda con il piano bar, tuttavia ci vorrebbe rispetto per questi capolavori. Studiate prima di cantarli, che diamine. Lascio al vostro giudizio questa versione di Killing Me Softly with His Song, il mio l’ho dato.
La voce è quella della Calabrese Keisa, giovane, capace, ormai matura per permettersi “avventure” di questo tipo. Tutto il resto è farina del sacco di Paolo Scarpino, l’unico Calabrese capace di fare suonare un “buccarello” come una Gretsch Drums.”
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Ecco il video, sbalorditevi pure: