Riceviamo il racconto di una nostra lettrice, mamma, di Fuscaldo:
“Il nostro incubo ha avuto inizio giorno 1 Maggio quando il nostro piccolo di appena 2 anni e 5 mesi, nel primo pomeriggio, ha iniziato a stare male, lamentando mal di pancia accompagnato da vomito. In serata pertanto ci siamo recati presso il reparto di pediatria dell’Ospedale di Cetraro, dove il Dottore di turno dopo aver visitato velocemente nostro figlio prescrive Nurofen ogni 8 ore. Nonostante ciò, essendo preoccupata per la situazione, chiedo se sia il caso di eseguire un’ecografia all’addome…
Il dottore a questo punto propone di visitare privatamente il bimbo nel suo studio. Il giorno seguente, nostro figlio stava sempre peggio (nel frattempo infatti era comparsa anche la febbre), decidiamo di contattare il Dottore che lo aveva visitato in Ospedale e ci rechiamo nel suo studio.
Dopo una visita approfondita, durante la quale esegue anche l’ecografia, il Dottore emette la sua diagnosi, ovvero “aria nel pancino” e una potenziale comparsa di bronchite, già accennata dalla presenza di tosse grassa, e prescrive delle punture.
Passati alcuni giorni la terapia non dava nessun risultato, nonostante la scomparsa della febbre infatti, il mal di pancia continuava a persistere. Il bimbo inoltre lamentava dolori atroci tali da costringerlo a rimanere sdraiato, impedendogli di alzarsi.
Decidiamo così di recarci nuovamente presso l’Ospedale di Cetraro. Il bambino viene visitato da una Dottoressa la quale si mostra addirittura infastidita dal mio ritorno in pediatria in quanto non considera la situazione così grave, nonostante il bimbo fosse visibilmente provato e in quello stato da diversi giorni. Anche in questo caso risulta evidente l’ennesima negligenza, infatti sottovalutando la situazione la Dottoressa suggerisce di continuare a seguire la terapia data dal suo collega in precedenza. Dopo la visita infatti ritiene che il bimbo abbia soltanto la gola arrossata e linfonodi ingrossati.
Passati altri tre giorni la situazione non migliorava, cosi, mossa da istinto materno, decido di interrompere la terapia e giorno 9 maggio mi reco nuovamente al reparto di pediatria a Cetraro. Finalmente questa volta il bimbo viene visitato da una Dottoressa, che non smetterò mai e poi mai di ringraziare. Un angelo che ha salvato la vita di nostro figlio, la Dottoressa Cervo.
Appena inizia a visitarlo la Dottoressa capisce subito che il bimbo potrebbe avere un’infezione ai polmoni o potrebbe trattarsi di appendicite. Esclusa l’infezione dopo un RX al torace la dottoressa ci indirizza verso l’Ospedale di Cosenza per una consulenza con il chirurgo pediatrico. Dopo ulteriori esami ed analisi il bimbo viene ricoverato a Cosenza. Il giorno seguente così viene eseguita una Tac e nostro figlio viene operato d’urgenza a causa di appendicite in peritonite acuta e perforazione dell’intestino.
Il 10 maggio 2023, giorno che non dimenticheremo mai, una giornata piena di paura, rabbia soprattutto verso chi nei giorni scorsi avrebbe dovuto come minimo accorgersi che la diagnosi era totalmente sbagliata, oppure almeno approfondire la situazione anche solo con un emocromo. Non mi capacito come ancora nel 2023 ci siano Dottori (sempre se possono essere considerati tali) che non sono in grado di riconoscere un’appendicite.
Se avessimo aspettato un altro (e dico solo un altro!) giorno in più, nostro figlio sarebbe morto, così all’improvviso, senza alcun motivo, se non per colpa dell’incompetenza e dalla superficialità di chi avrebbe dovuto salvargli la vita.
Non auguro a nessuno la sofferenza sopportata dal nostro piccolo grande eroe Roberto…
Vogliamo ringraziare tutta l’equipe di medici ed infermieri del reparto di chirurgia pediatrica dell’Ospedale Annunziata di Cosenza. Grazie per la pazienza e l’amore che avete avuto nei riguardi del nostro cucciolo. Siete stati meravigliosi. Grazie per aver salvato nostro figlio. Tengo a sottolineare che la buona sanità in Calabria c’è, ma c’è anche chi quel camice non dovrebbe indossarlo.
Un particolare ringraziamento a:
Dott.ssa Cervo (Ospedale Iannuzzi Cetraro – reparto pediatria)
Dott.ssa Sicilia, Dott.Gambino, Dott.ssa Civitelli, Dott. Fawzi (Ospedale Annunziata Cosenza – pediatria chirurgica).”
Emanuela Siciliani