Riceviamo lo sfogo di una nostra lettrice, nella speranza che la sua esperienza possa tornare utile a qualcuno dei nostri utenti:
“Vorrei raccontarvi la mia esperienza: Ho avuto la fortuna di sposarmi nel pre-pandemia ed arrivata in estate ho deciso di fare le zanzariere per la mia abitazione.
La sfortuna volle che incontrai un rappresentante. Mi fece un preventivo per una prima parte di zanzariere, accettai. Questa persona, come spesso accade in ogni attività, mi chiese un anticipo.
Da ragazza di nuova generazione, chiesi l’IBAN per un bonifico istantaneo e la fattura, ma l’uomo in questione, se così si può chiamare, mi disse che essendo rappresentante, non aveva un iban aziendale al momento. Gli diedi i soldi in contanti e mi promise che mi avrebbe inviato la fattura nel pomeriggio. E da qui inizia la mia odissea…
Le zanzariere dovevano essere montate 3 giorni dopo, ma da quel giorno sono iniziate le scuse più improbabili. Covid, misure non prese bene, momento difficile, cambio gestione…. Un inferno!
Dopo 2 mesi, e scuse da parte di questo truffatore, gli richiedo i soldi indietro. La fine…. Sempre rimandi, la promessa del bonifico, ma niente. Passano 3 mesi (in cui questo tizio mi ha generato parecchio nervosismo, mi ha fatto rimanere intere giornate a casa, dicendo che veniva a effettuare il lavoro) e decido di denunciarlo.
Ero stata truffata!!!!! Con straordinaria sorpresa, in tempi celeri per la giustizia italiana, dopo 5 mesi, la prima udienza. La sua difesa?! Il reato di truffa si prescrive in 60 giorni! Cioè…..
In Italia, si può truffare, la legge, TI TUTELA! Se sei un professionista, godi di 60 giorni di tempo per beneficiare della prescrizione. Una barzelletta.
La lettera è scritta per sensibilizzare la gente su un tema triste, la truffa. Fate sempre bonifici, se non vi rilasciano la fattura, non date soldi. Il vero truffatore conosce anche la legge, e da oggi, anche io so, che ci sono 60 giorni, per evitare che la prescrizione e la legge italiana, diano il pane ai truffatori.
Attenzione, questa persona si aggira su Cosenza e limitrofi e su Facebook fa la bella vita con foto e pesce ai ristoranti, con i vostri soldi!
Nella speranza che la mia esperienza possa essere di aiuto a qualcuno…“
(Lettera firmata)