Riceviamo la segnalazione di una nostra lettrice:
“Due giorni fa a Rende, mentre mia mamma era da sola in casa, un tizio ha citofonato dicendo di essere il postino.
Aveva una raccomandata per lei e ha fornito nome e cognome di mia mamma.
Dopodiché ha chiesto il documento d’identità per consegnare la lettera e l’ha seguita dentro casa.
Solo allora il tizio ha “rivelato” di essere un funzionario dell’INPS e che aveva un assegno per lei.
Lei si é insospettita e voleva chiamarmi ma questo tizio l’ha bloccata.
Ha inscenato una telefonata tra lui e me e le ha fatto credere di avere ottenuto il mio benestare.
Per istruire la pratica le ha chiesto mille euro in cambio di un assegno di 20mila.
Lei ha desistito perché non era riuscita a parlarmi e così lui é andato via.
Io ho segnalato il tutto alle autorità.
Avvisate i vostri cari, metteteli in guardia.
Dite loro di non aprire agli sconosciuti, ricordate loro che un postino non chiede mai i documenti e che Inps non manda mai funzionari presso le abitazioni.
Ieri é stato solo un tentativo di truffa fallito ma il trauma é rimasto e non so quanto impiegherà mia mamma a riprendersi.
Grazie per l’attenzione.”
Lettera firmata