Riceviamo la segnalazione di una nostra lettrice:
“Ero con mia figlia di 6 anni su via Verdi a Rende (zona molto trafficata sulla quale le automobili sfrecciano ad una velocità decisamente al di sopra del limite) intenta ad attraversare la strada sulle strisce pedonali.
Nessuna delle auto che passano si ferma per farci passare (e fin qui pare sia la norma), finché non vedo un’auto dei vigili urbani. In testa mia immagino che, almeno loro, si fermeranno per farci attraversare e invece, con mio stupore, non accennano neppure ad un rallentamento e continuano avanti.
Alzo le mani in segno di sgomento e li vedo poco dopo fermarsi al lato della carreggiata e indietreggiare in retromarcia. Mentre mi avvio, mi fermano chiedendomi cosa volessi da loro.
Rispondo che in realtà ero stupita dal fatto che nemmeno loro si fossero fermati per farci attraversare (sulle strisce ). In tutta risposta con tono sgarbato, il vigile mi fa presente che io non devo lanciarmi per attraversare ma devo aspettare che qualcuno si fermi perché, se si fosse fermato, avrebbe potuto provocare degli incidenti.
Personalmente, essendo con una bambina di 6 anni appena, evito di polemizzare più del dovuto e, con tono ironico, ringrazio per la lezione datami.
Innanzitutto vorrei dire al caro vigile che se fosse andato ad una velocità nei limiti avrebbe avuto tutta la possibilità di rallentare e farci attraversare (essendo noi sulle strisce pedonali).
Inoltre vorrei sottolineare che, piuttosto, fermarsi al margine di quella strada e fare retromarcia contromano per polemizzare (tra l’altro in presenza di una bambina) non solo non è consentito ma è anche molto diseducativo agli occhi di chi si sta approcciando alla vita e dovrebbe imparare dal buon esempio degli adulti, specie se ricoprenti un ruolo come il suo.
Non possiamo pretendere civiltà se la stessa non parte principalmente da chi le regole stradali dovrebbe farle rispettare.”
(Lettera firmata)