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Lettere 2.0: “Sono uguale a voi ma peso di più, non vi faccio del male”

Riceviamo dalla nostra giovane lettrice, con preghiera di pubblicazione:

 

 

Sono una Cosentina come tante, sono orgogliosa della mia terra e amo tutto quello che ama una ragazza di 28 anni, il problema è che sono grassa…

Problema che per gli altri è insormontabile; quando mi vedono cominciano a parlare di come sono grassa e di come faccio a camminare essendo una balena. Anche passeggiare su Corso Mazzini mi diventa difficile tra le risate dei bambini che, tra loro, dicono quanto sono enorme e i genitori che ridono con loro anziché insegnargli la buona educazione.

Sono stanca di vedere una città così arretrata, sono grassa e ne sono consapevole ma fa male essere giudicata da chi dovrebbe prima conoscermi.

Adesso, a 28 anni suonati, sono forte e faccio scivolare le parole con un sorriso ma posso assicurarvi che a causa di tutto ciò sono stata veramente male in passato. Provate ad immaginare come il mondo sia difficile per noi, pensate a come una cosa semplice come cercare lavoro sia complicato per chi ha chili in più. Purtroppo se si è obesi non si viene presi in considerazione, ad esempio, per stare in un negozio in bella vista, eppure ho venduto più cose io alle mie amiche che le commesse stesse.

Comunque non voglio prolungarmi ed essere noiosa ma vorrei solo dire una cosa ai miei concittadini: sono uguale a voi ma peso di più, non vi faccio del male e anzi sono morbida e coccolo tutti i miei amici.

Per favore basta pregiudizi, cercate di non additare chi è diverso esteticamente. Ho condiviso questo mio pensiero con tutti perché vorrei che la mia città migliorasse e vorrei che chi soffre per l’essere in carne si tiri su di morale e cominci a vivere ridendo.

(Lettera firmata)