Riceviamo la testimonianza di una nostra lettrice:
“Vi vorrei raccontare la mia storia, sperando che qualcosa si possa smuovere.
Da premettere che sono innamorata della mia Calabria e non ne vorrei mai e poi mai parlare male, peccato, però, che qui non funzioni nulla e le cose vanno come non dovrebbero andare.
Sei mesi fa ho iniziato un tirocinio formativo, finanziato dalla Regione Calabria, presso un punto vendita alimentare molto conosciuto a Cosenza.
Il contratto prevedeva una retribuzione di 750 euro al mese, ero disoccupata ed accettai immediatamente, ignara delle conseguenze disastrose.
Mi sono recata ogni giorno puntualmente sul posto di lavoro, bene, ad oggi dopo 6 mesi, io ed altri colleghi non abbiamo ricevuto neanche un mese di retribuzione anzi, ironia della sorte, ho dovuto anticipare perfino 250 euro di gasolio ogni mese (fortunatamente sono stata aiutata da mio padre). Preciso che i miei datori di lavoro sono delle persone eccezionali, sono molto dispiaciuti per quello che sta accadendo ma non dipende da loro, è la Regione Calabria che si deve occupare dei pagamenti.
Ho provato a fare una serie di telefonate senza nessuna risposta valida, le poche volte che qualcuno mi ha risposto mi sembrava infastidito, rispondendomi che non sapevano cosa dirmi perché non era di loro competenza.
Il mio contratto di lavoro è iniziato il 17 aprile e terminerà sabato 14 ottobre.
Sono veramente nauseata da quello che mi sta accadendo, dicono che qui al Sud non si ha voglia di lavorare no, non è questo, il problema è che siamo stanchi dei continui soprusi e umiliazioni che dobbiamo puntualmente subire dalla nostra amata Regione Calabria.”
(Lettera firmata)