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Lettere 2.0: “Ringrazio le dottoresse che mi hanno preso per mano quella notte che non scorderò mai”

Riceviamo queste parole di ringraziamento di una nostra lettrice

 

 

 

“Scrivo per raccontare la mia storia e per dare conforto a chi come me si è trovata da sola in un vortice di emozioni.

Mio marito positivo al Covid 19, io incinta di 39 settimane con 3 tamponi rapidi negativi mi ritrovo a dover partorire in ospedale perché a contatto con un soggetto positivo.

Arrivo alle h 22 in ospedale e mostro tutti i documenti tra cui i 3 tamponi negativi, da prassi mi sottopongono al molecolare e nel mezzo dei dolori arriva l’esito, positiva.

Ansia, panico, paura.

Ero sola nella stanza, guardo la dott.ssa che mi ha comunicato l’esito e le dico: «Ed ora?».
Lei con sguardo duro e fermo mi dice «Ed ora niente, partorirai come le altre».

Avevo paura ma un angioletto di nome Stefania si affaccia alla porta e mi dice di stare tranquilla e che non mi avrebbero lasciata sola.

Così è stato.

Dopo un’ora mi si sono rotte le acque, ho suonato il campanello ed ecco arrivare l’ostetrica Palma tutta chiusa nella sua imbottitura, che mi porge la mano e mi dice: «Forza andiamo a partorire, tieniti alla mia mano».

Mano piccola avvolta da un guanto che però non mi ha mai lasciato.

Arrivati nella sala parto erano tutti lì per me, tutti mi incitavano, tutti mi tranquillizzavano, non pensavo di poter ricevere tanto affetto.

Non mi hanno mai lasciata sola e, soprattutto, non mi hanno mai fatto sentire malata.

Mi hanno tolto subito il bimbo per precauzione, non avevo nemmeno una foto.

La Dott.ssa Palma mi guarda e mi dice: «Tranquilla vado io, ti faccio le foto e te le mando».

Figuriamoci se alle h 3 di notte va, ho pensato, invece alle h 4 eccole, tre bellissime foto del mio bimbo.

Questo solo per dirvi che anche se la mia odissea ancora non è finita (sono asintomatica positiva, il bimbo è alla neonatologia e mio marito aspetta l’esito del tampone molecolare).

La sanità è fatta anche di persone, e quando queste persone lavorano con il cuore, va tutto bene e nessuno viene abbandonato.

Grazie con il cuore alla Dott.ssa Gallo, Dott.ssa Palma di Donna, Dott.ssa Silvia Rechichi, e Dott.ssa Stefania Azzinnari, Giuseppe e tutte le altre ostetriche e dottoresse che mi hanno preso per mano quella notte che non scorderò mai.”

 

Una neo mamma