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Lettere 2.0: “Rende: Causa strade in totale dissesto mio padre in carrozzella è caduto per strada”

Riceviamo dal nostro lettore Mario:

 

Immagine di archivio

 

Che Rende é un comune allo sbando ormai é un dato di fatto, sono ormai lontani quei tempi in cui si parlava di fiore all’occhiello per urbanistica e servizi, ma questa volta si é superato il limite della decenza.

Numerose volte si é sollecitato un intervento da parte dei vigili urbani (che non hanno colpe assolutamente in quanto sono pochi per le dimensioni del territorio di competenza) eppure ad oggi nessun intervento, nessun adeguamento, tra buche, marciapiedi inesistenti e parcheggi selvaggi é sempre più difficoltoso per mio padre in carrozzella girare in maniera sicura.

Ieri per arrivare nei pressi del parco Robinson abbiamo dovuto fare tutto il percorso sulla carreggiata delle auto, ma la cosa peggiore é che su via Bologna, tra scarsa illuminazione e buche selvagge la ruota é rimasta bloccata ed é caduto per terra.

Io non pretendo chissà che cosa ma visto che questo disservizio é stato fatto più volte presente con numerose chiamate non so più a chi rivolgermi! Cioè ad un certo punto vorrei capire se é compito mio asfaltare una via comunale o cambiare le lampade dei lampioni.

É da ottobre che va avanti questa tiritera e da allora abbiamo ottenuto solo dei sopralluoghi dove si é constato che effettivamente il problema c’é. Una magra consolazione di poco valore il saper di aver ragione visto che ieri mio padre é volato per terra rischiando complicazioni ben più gravi.

Si fanno villette (belle per carità riqualificano la zona) si organizzano eventi patrocinati (anche queste cose le apprezzo) ma laddove si chiede un aiuto nessuno ti viene incontro e nessuno fa nulla. La città funziona quando é vivibile per bambini, adulti, anziani e persone con handicap. E Rende non funziona! E se asserite il contrario vi invito a fare un tour dalla porta di casa mia fino al palazzo dove risiede l’ASL (luogo dove mio padre tiene le visite) già solo il superamento del vicolo é difficoltoso, poi cammini per strada fino al bar Occhiuto e Bozzo, allo spartitraffico fai il segno della croce perché devi incolonnarti alle auto ferme allo stop (non ci sono aree pedonali) una volta arrivati alla discesa dell’ASL é un continuo evitare buche per evitare di farsi male.

Natale é passato ma chissà se chi sta al potere una mano sulla coscienza se la mette e decida di iniziare il nuovo anno ricco di buone azioni da attuare per rendere più facile la vita di chi é in difficoltà. Speriamo che il 2019 porti qualche gioia perché questo 2018 a me ha fatto passare la voglia di sperare in un futuro migliore.

(Mario Salerno)