Riceviamo le parole di una nostra lettrice:
“Salve, vorrei rendere pubblico un episodio vergognoso accaduto all’ospedale di Cosenza.
Un ragazzo di 30 anni soffre di attacchi epilettici dalla nascita.
Proprio qualche giorno fa, trovandosi nello studio del suo medico di base, ha avuto un attacco molto forte di epilessia.
Immediatamente è stata chiamata l’ambulanza ed è stato trasportato in ospedale.
Qui iniziano i problemi.
Il ragazzo, viene lasciato completamente solo dalle 16 fino alle 22, con il rischio che potesse avere un altro attacco epilettico, quindi, cadere e spaccarsi la testa, come gli succede spesso in questo periodo.
In pratica, è restato seduto su una panca dell’ospedale, solo, nello sconforto più totale, non permettendo neanche ad un familiare di stargli vicino.
Nel corso della serata, il ragazzo di nome Emanuele, doveva prendere le medicine obbligatorie e per non rischiare un’altra crisi, si rivolge alla guardia giurata, chiedendogli gentilmente se poteva chiamare qualcuno per poter firmare le dimissioni, visto che nessuno era andato in suo soccorso.
A quel punto la guardia giurata gli risponde che non gliene importava assolutamente nulla e che non avrebbe chiamato nessuno.
Non aggiungo altro.”
Lettera firmata