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Lettere 2.0: “Nella festa del papà il mio ‘grazie’ va al nostro Dirigente Scolastico”

Riceviamo le parole di una nostra lettrice, che vuole restare anonima:

 

 

Nel giorno della vigilia della festa del papà sorge in me spontaneo il desiderio di ringraziare un papà particolare, sicuramente un buon padre per i figli che ha generato, ma ancor di più una persona che si sta prendendo cura in maniera ineccepibile, a mio avviso, dei figli della nostra comunità. Il Preside del liceo classico Telesio Ing. Iaconianni.

Da inizio pandemia, ma ancor prima, da quando ha investito il ruolo di dirigente della sua scuola, si prende cura puntualmente e scrupolosamente della sua comunità di giovani. Prendendoli letteralmente per mano e guidandoli nel loro percorso di studi, stando attento alle loro necessità ed esponendosi in prima linea.

Durante questo lungo periodo ha dimostrato, in tutti i modi, di avere a cuore la salute fisica e mentale dei nostri figli.

In molti criticheranno queste mie parole, pensando siano la solita “lavata di faccia”, ma vi assicuro che questo desiderio di rendere pubblica la mia gratitudine non solo rimarrà anonima, ma sorge spontanea, solamente al vedere mia figlia in età adolescenziale, impegnarsi duramente ogni mattina per star dietro, comunque, al programma scolastico, che non ha mai visto interruzioni, ma con la consapevolezza di relazionarsi ad un corpo docente e ad una dirigenza che si apre a tutti con una complicità non scontata.

Tenendo sempre in conto il particolare periodo, che uccide i pensieri, i desideri, le necessità di ragazzi, che se già prima vivevano in una società virtuale ed individualizzante, oggi si ritrovano a non vivere.

Per noi cosentini il giorno della festa del papà è sempre stato un momento particolarmente sentito: colori, profumi, condivisione. Purtroppo tutto ciò, da due anni, i nostri figli, non possono viverlo.

Il preside Iaconnianni ha avuto l’accortezza di regalare ai suoi alunni un giorno di pausa didattica, la scuola non si ferma, ma gli alunni si rilassano un po’. Essere in DAD o in DID non vuol dire non fare nulla. L’impegno è doppio, da una parte e dall’altra.

Quindi grazie per le sue continue attenzioni da “pater familias”, come ha lei stesso affermato in una riunione ad inizio anno.

Buona festa del papà! Sicuramente i ringraziamenti non arriveranno dalle istituzioni, quindi penso sia doveroso, che chi come me pensa stia facendo un buon lavoro, glielo riconosca pubblicamente. E per quelli pronti a criticare dico: solo chi non fa non sbaglia.

(Lettera firmata)