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Lettere 2.0: “Nel nostro ospedale manca di tutto. Delle volte devono decidere a chi dare le medicine…”

Riceviamo lo sfogo di una nostra lettrice:

Ho 42 anni e domenica sono arrivata in ospedale in fin di vita… dichiarandomi fuori pericolo il giorno dopo.
Vagabondi ce ne sono, ma persone che fanno il loro lavoro anche.
I dottori vi posso assicurare che lavorano in condizioni pietose.

Si ritrovano senza provette, senza cateteri, senza medicine basilari. Ci sono stati giorni che hanno lavorato nella puzza di pipì, perché non avevano più bidoni dei rifiuti speciali, si sono trovati con una Tachipirina e hanno dovuto decidere loro a chi darla, semplicemente a chi gridava di più.

Niente soluzione fisiologica.

Gli stessi hanno chiamato i parenti per farsi portare i medicinali che servivano al ricoverato.
Inoltre, il primo giorno l’Oss ha pulito senza sapone e disinfettanti.
Non sono qui a scrivere per difendere o elogiare chi lavora, anche io ho perso mia mamma un anno fa per malasanità.

Ma il governatore della regione Calabria che ci sta a fare?
Sta rinnovando le mura ospedaliere ma mancano i beni primari, che scopi sta raggiungendo?

Vi ricordate il vecchio film Io speriamo che me la cavo? Bene, nel 2024 mi sono trovata nella stessa situazione.

(Lettera firmata)