Riceviamo lo sfogo di una nostra lettrice:
“Buongiorno, vorrei raccontare a tutti ciò che è accaduto venerdì notte a mio nipote, un ragazzo di 23 anni che si trovava nei pressi di Piazza Zumbini a Cosenza, a ridosso della sopraelevata.
Passeggiava a piedi, quando ad un certo punto casualmente inciampa e cade rovinosamente sull’asfalto, procurandosi lesioni abbastanza gravi al setto nasale.
Mio nipote in quel momento aveva bisogno di aiuto, aveva bisogno di soccorso, anche perché nella caduta il telefonino gli era volato lontano, per cui non aveva neanche la forza in quel momento di raggiungerlo. Non riusciva a muoversi.
In quel momento è passata un’auto, una polo di colore scuro, con a bordo dei ragazzi, più o meno sui 30 anni all’incirca.
Lui è riusciti a vederli ed a sentire chiaramente che la ragazza voleva fermarsi, quindi soccorrere mio nipote e portarlo in ospedale, mentre il ragazzo che era accanto a lei (non so se fosse il fidanzato o il marito), disse assolutamente no, lasciandolo in mezzo alla strada da solo.
Era l’una e mezza di notte più o meno e per fortuna mio nipote poi fu soccorso da noi, non appena è riuscito piano piano a raggiungere il telefono e fare una telefonata alla sua famiglia. Siamo rimasti sconcertati da questo mancato soccorso!
Vedere un ragazzino di 23 anni in mezzo alla strada con il viso sanguinante e non soccorrerlo è gravissimo, credo che veramente l’umanità qui sia finita.
A Chiunque si riconosca in questa storia volevo semplicemente dire che si deve vergognare e che mi auguro che nella sua vita non capiti mai qualcosa per cui questa persona debba avere bisogno…
Ê vergognoso e disumano aver fatto quello che questa persona ha fatto, non aver soccorso mio nipote!
Grazie e scusate lo sfogo.”
(Lettera firmata)
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