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Lettere 2.0: “Mio fratello sfruttato in una pizzeria di Cosenza per 10€ a serata”

Ragazzino si propone cameriere in una pizzeria. A fine serata gli danno 10€

 

 

Riceviamo lo sfogo di un nostro lettore:

“Mio fratello, ancora studente, in vista della stagione estiva si è dato da fare per trovare un lavoretto. Qualcosa che gli possa permettere di non stare con le mani in mano ed avere qualche spicciolo da spendere per se stesso. Nobile come iniziativa, quindi gli abbiamo fatto fare.

Detto fatto, qualche giro e domanda consegnata di qua e di là, ed in pochi giorni è riuscito ad accordarsi con una pizzeria del centro, come cameriere.

Non si è specificato alcun compenso. “Vieni a lavorare che poi a fine serata ti pago“. Probabilmente non si fa, non rispetta proprio la legge, “poi non ti puoi lamentare“, d’accordo… Ma non è questo il punto. Non avendo grosse pretese, e non dovendo campare famiglia, va bene. Armiamoci e partiamo…

La serata di lavoro, dalle ore 17 alle ore 1:30, va bene, faticosa, vista che la pizzeria è stata sempre piena, ma il lavoro c’era da fare e lui era pronto.

Peccato che a fine turno il compenso è stato di 10 euro!!! 10€ per 8 ore e mezza di lavoro. Sicuramente ad un ragazzino senza esperienza e senza pretese, ma pur sempre una vergogna …!!!

Ora ditemi, sono i giovani che non hanno voglia di lavorare oppure i datori di lavoro che sfruttano noi?”

(Lettera firmata)