Riceviamo dal nostro lettore:
“Ciao vorrei restare anonimo se possibile e raccontare cosa mi è capitato ieri pomeriggio in modo da sensibilizzare qualcuno. Non voglio che sia fatto il mio nome perché non ritengo che quello che ho fatto sia cosa di cui vantarsi…
Ieri intorno alle 17 stavo percorrendo il centro di Rende, a quell’ora ovviamente molto trafficata. Ho notato un rallentamento del traffico e poi ho visto un fuoristrada che doveva svoltare a sinistra in una traversa. Poi ho visto le auto che si infilavano sul marciapiede per passare e nonostante dal senso opposto non provenisse nessuno la macchina non svoltava…
Era in panne, ferma in mezzo alla carreggiata. Mi affiancò e a bordo c’erano una signora e una bimba di circa 5 anni. In quel momento non potevo fermarmi per non bloccare il traffico, così mi sono girato più avanti e sono tornato sul posto in senso contrario, contro mano.
Sono sceso ed ho fatto quello che tutti avrebbero dovuto fare: ho spinto la macchina nella traversa ed una volta rimesso in moto ho detto alla signora che ha fatto bene a non scendere dalla macchina, sarebbe stato pericoloso.
Ma la questione è un’altra: Ma cosa siamo diventati? Centinaia di persone sono passate di lì e sono scappati tutti? Siamo ancora umani? Siamo ancora in grado di aiutare una persona in difficoltà…?
Tutti hanno lasciato una bimba e una donna sole e in pericolo senza battere ciglio….che tristezza…anche mentre spingevo da solo una macchina bella pesante nessuno si è degnato di chiedere se avessi bisogno di aiuto…
Poveri noi …siamo diventati una massa di incivili…e se un mezzo pesante distrattamente non avesse visto in tempo la colonna ferma cosa sarebbe successo? Qualcuno avrebbe avuto sulla coscienza il peso di una bimba gravemente ferita o peggio morta per un senso di incuria… Quelli che siete andati via sentite dentro di voi almeno un rimorso?“
(Lettera firmata)
