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Lettere 2.0: “Lido sul tirreno cosentino mi vieta di portare cibo in spiaggia per mio figlio allergico”

Riceviamo lo sfogo di un nostro lettore:

Buonasera, vorrei porre alla vostra attenzione una situazione in cui io e la mia famiglia siamo incorsi in questo fine settimana sul Tirreno cosentino.

Vi racconto la mia storia: sabato mattina 08:30, mi sono recato con la mia famiglia presso un lido a San Lucido (purtroppo in questa sede non posso fare il nome del Lido). Tengo a precisare che mio figlio è un soggetto allergico a determinati alimenti e di conseguenza sono spesso costretto a portare qualcosa da mangiare, dato che le cucine “improvvisate” di molti stabilimenti non permettono di avere cibo adatti a lui.

Detto questo, entrando al lido per poter riservare un ombrellone e due lettini, mi è stato fatto notare subito, in maniera molto sgarbata, che non potevamo introdurre cibo all’interno dello stabilimento (borsa frigo contenente frutta fresca e 2 panini per mio figlio), nonostante avessi spiegato la situazione di mio figlio e aver dato modo anche di controllare il contenuto della borsa frigo, ma comunque mi è stato negato l’accesso, cosa del tutto illegittima.

A tal proposito riporto un estratto relativo proprio a questa situazione estrapolato dal web:
“A dare una risposta, è l’avvocato e divulgatore Massimiliano Dona, presidente dell’Associazione Nazionale consumatori. Sarà possibile portare il proprio cibo all’interno dello stabilimento balneare? Sì, si può!. L’avvocato poi illustra la ragione:« Il fatto è che (giuridicamente) la concessione demaniale riguarda i “servizi spiaggia” (lettini e ombrelloni) e non la ristorazione, dunque non possiamo essere obbligati ad utilizzare il bar/ristorante del lido.

Oltre a questa, che vale per qualsiasi libero cittadino, a maggior ragione per chi ha delle allergie/intolleranze alimentari.

Naturalmente non voglio fare di tutta l’erba un fascio, dato che dopo questa disavventura siamo andati al Lido La Calura, dove abbiamo portato in spiaggia quello che volevamo, e potuto passare una bella giornata di mare, quindi ci tengo a riferirmi all’arroganza del “bagnino” di un determinato Lido, che con atteggiamenti poco educati e tanto sgarbati si è rivolto a me ed alla mia famiglia.

Il caso è stato anche denunciato alle forze dell’ordine ma ci tenevo a sensibilizzare l’opinione pubblica su una problematica che potrebbe riproporsi durante questo periodo estivo e di cui in tanti potrebbero incorrere. Bisogna dire basta a questa continua arroganza da parte di alcuni soggetti, all’ignoranza degli stessi che evidentemente non conoscono le normative ed alla poca educazione nel rivolgersi ad un cliente, gente come questa dovrebbe far parte degli imprenditori del turismo calabrese?

I gestori di queste concessioni balneari, di cui tanto si parla nell’ultimo periodo, devono comprendere che devono attenersi alle normative in vigore e non pensare di essere i proprietari della spiaggia.

Tutti abbiamo il diritto, nel limite del decoro, di poter avere la sacrosanta libertà di scegliere se mangiare quello propinato da lidi con cucine improvvisate o mangiare semplici cose portate da casa, aldilà di problemi relativi ad allergie o intolleranze alimentari.

Grazie

(Lettera firmata)