Riceviamo lo sfogo di un nostro lettore:
“Vorrei parlarvi della sanità in Calabria, precisamente a Cosenza.
Ok nel sud si sa che la sanità non spicca, ma, arrivare al punto che una persona diversamente abile non possa fare una visita, mi sembra eccessivo.
Ora vi spiego la mia esperienza.
Ho 35 anni e una malattia che mi costringe in sedia a rotelle, non mi metto in piedi neanche per mezzo secondo, la mia schiena non regge.
Purtroppo si sa che per eseguire un esame in ospedale devono passare mesi, soprattutto quando sei esente dai pagamenti.
Ma come se non bastasse, quando uno tocca il proprio portafoglio perché: “Beh, prendo la pensione almeno mi pago le visite”, noooo non ti è concesso!
Ho chiamato tutte le cliniche, laboratori e chi più ne ha più ne metta, nessuno a Cosenza e dintorni possiede un lettino elettrico, regolabile in altezza, per far salire comodamente una persona diversamente abile.
Dovevo fare ecg, eco cardiogramma, doppler agli arti e altro, sapete cosa mi hanno risposto?
Che mi avrebbero aiutato a salire su un lettino alto circa 65/70 cm quando la mia sedia è alta 40/45, per la paura di cadere sapete come mi avrebbero trovato il cuore?
Sapete come ci sentiamo noi? No, non lo sapete e non ve lo auguro.
Parlate di abbattere ogni tipo di diversità e poi cosa mi sento dire?
Ti aiuto… se non sono diverso, non voglio un aiuto… l’aiuto che vorrei è rendere tutto o quasi accessibile a noi “diversi” e non mi offendo e spero di non offendere nessuno nelle mie stesse condizioni usando questa parola, ma è così che voi “normali” ci fate sentire!
Non penso di chiedere molto, almeno una struttura, un laboratorio, una clinica, che abbia un lettino elettrico comodo per salire e scendere per noi in sedia a rotelle.
Grazie dell’attenzione e spero che queste due righe possano arrivare anche al nostro Presidente di regione Occhiuto, in quanto molto sensibile su queste tematiche.”
(Lettera firmata)