Riceviamo lo sfogo di una nostra lettrice:
“CRONACHE DI UNA DISAVVENTURA ANNUNCIATA!
Spett.le Redazione, la presente per denunciare i gravi disagi subìti dalla sottoscritta e da altri viaggiatori nella serata di ieri, lunedì 5 agosto, allo scalo ferroviario di Paola (caso non isolato, purtroppo).
Appena arrivati, alle ore 21:05, con il treno regionale proveniente da Reggio Calabria, abbiamo appreso che la coincidenza per Cosenza, prevista alle ore 21:50, avrebbe ritardato di ben 95 minuti, in quanto il treno regionale 5599 proveniente da Sapri, non era ancora partito, a causa di un “guasto” sulla linea nei pressi di Scalea (guasto ancora oggi persistente, come si può rilevare sul sito web di Trenitalia).
Secondo un viaggiatore del gruppo, il ritardo risultava già segnalato sulla homepage dell’azienda intorno alle ore 18:00 (quindi con un anticipo tale da consentire l’organizzazione di un servizio di trasporto sostitutivo).
Abbiamo chiesto immediatamente al personale in servizio se fosse previsto un autobus o altro mezzo in sostituzione della corsa diretta a Cosenza, ma la capotreno, stringendosi nelle spalle, ci ha risposto che non aveva informazioni in merito e che “comunque, i treni dovevano ripartire”.
In effetti, dopo più di un’ora di attesa, intorno alle 22:30 alcuni Intercity diretti a Reggio Calabria, con oltre 100 minuti di ritardo, sono transitati dalla stazione, prelevando i viaggiatori in attesa. Giunte anche due navette sostitutive per il trasferimento di passeggeri diretti nella città dello Stretto e poi rimaste ferme in stazione (almeno fino alle 23:45).
Di mezzi destinati a Cosenza neanche l’ombra, in quanto “non c’erano taxi disponibili”, secondo quanto riferito dalla capotreno, che pure, alcuni minuti prima, aveva annotato il numero dei passeggeri diretti nel capoluogo bruzio.
Nel frattempo, intorno alle 23:00, tramite l’app “Viaggia treno” (non aggiornata in tempo reale), abbiamo appreso che il nostro regionale era ripartito da Sapri ed era fermo, dalle ore 22:35, nella stazione di Maratea, mentre il ritardo segnalato sul display, nel frattempo, era aumentato a ben 180 minuti!
Abbiamo chiesto al personale di terra il motivo di questo ulteriore sosta, ma la risposta a dir poco sibillina del controllore (”Stiamo cercando di capire…”) lasciava presagire solo una veglia notturna a ridosso dei binari!
In conclusione:
– tutti i viaggiatori diretti a Cosenza hanno fatto rientro con mezzi propri, grazie alla disponibilità e alla tempestività di parenti o amici giunti in soccorso;
– chi scrive è ritornata a casa con la propria auto (recuperata a Castiglione C. in maniera rocambolesca) ben oltre la mezzanotte (fossi stata Cenerentola, almeno avrei sperato in un lieto fine diverso…)!
– il regionale 5599, alla fine, è arrivato a destinazione (ossia a Cosenza) alle ore 01:24, nel pieno rispetto del ritardo previsto (180 minuti).
Cosa rimane di questa ennesima (!) disavventura annunciata?
Una bottiglietta d’acqua e qualche biscottino del “kit di cortesia” gentilmente offerto da Trenitalia ai poveri cosentini che, per lavoro o per vacanza, hanno avuto l’ardire e l’imprudenza di viaggiare in treno in questi giorni di caldo afoso (peccato mortale!).
E l’invito (altrettanto sibillino) a “Riprovare più tardi” che compare sulla schermata quando si prova a chiedere il rimborso di un biglietto non utilizzato, segno di una beffa che aggrava il danno subìto.“
(Lettera firmata)