Riceviamo lo sfogo di una nostra lettrice:
“Buonasera, vorrei raccontare la mia storia, affinché quanto accadutomi non si ripeta …e possa così denunciare un caso di negligenza che purtroppo mi ha arrecato gravi danni economici.
Attraverso la consulenza di un avvocato prendo, tempo fa, in locazione un magazzino a Cosenza ad uso commerciale, così da poter finalmente avviare la mia attività di ristorazione.
Durante i lavori di ristrutturazione, scopriamo però che manca completamente l’impianto elettrico e che i locatori non vogliono provvedere al computo delle spese necessarie che, per legge, dovrebbero essere a loro carico. Decido così di rinunciare alla locazione del locale.
Qui entra in gioco il lesto (ma sarebbe meglio definirlo ‘lesto-fante’) avvocato che mi convince a fare causa ai locatori.
Dopo mesi di silenzio si rifà vivo, informandomi che la causa è vinta, cosa che, in realtà, tempo dopo, scopro non essere affatto così… e che avrei dovuto per giunta pagare tutto io!!!
Morale della favola: mi trovo con il conto corrente pignorato per un importo pari a 3.800 euro e un’attività sulla quale avevo investito tempo, speranze e denaro, mai partita.
E l’avvocato? Per lui un lieto fine che di certo non meriterebbe di avere! La professionalità, per non parlare della moralità, dovrebbe essere garantita, ancor più se si appartiene ad un ordine professionale, ma non è certo questo il caso!
Se penso che l’avvocato in questione ancora è in giro a rappresentare la categoria dei civilisti e io invece costretta a pagare ciò che non avrei dovuto pagare e senza poter avviare la mia attività… capisco come in questa città non ci sia possibilità di crescere nel rispetto altrui!“
(Lettera firmata)
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