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Lettere 2.0: “La mia pessima esperienza al pronto soccorso dell’Annunziata”

Riceviamo (ancora) lo sfogo di una nostra giovane lettrice, in merito a quanto vissuto all’ospedale di Cosenza:

 

 

Salve volevo condividere con voi la mia pessima esperienza al pronto soccorso, così da poterla fare arrivare a più persone possibile.

Vorrei congratularmi con l’ospedale di Cosenza, precisamente con il pronto soccorso, per l’incredibile disorganizzazione che offre a noi cittadini! Ieri mattina verso le 4 mio padre lamentava un fortissimo dolore al fianco e di conseguenza, preoccupati, chiamiamo l’ambulanza.

Una volta arrivata e dopo tutti i controlli dovuti, sono partiti con lui in direzione per Cosenza. Sull’autostrada un vero e proprio autoscontro, fortunatamente non è successo nulla di grave ma mio padre cosciente ha temuto il peggio…

Arrivati al pronto soccorso a mio padre viene fatta una flebo e delle analisi, mentre io rimango fuori perché a detta della guardia non potevo entrare. Non mi sono lamentata viste le circostanze nonostante amici di amici hanno fatto letteralmente il via vai da dentro a fuori… Riesco finalmente ad entrare al cambio guardia e nonostante le analisi fatte non riceviamo risultato prima delle 12:45.

In queste ore di attesa ne ho viste veramente di tutti i colori, una donna con le dita tagliate che non è stata soccorsa e perdeva molto sangue. Una signora anziana con un femore rotto accantonata in una barella nella sala di attesa e molte altre persone disperate per la poca premura, nonostante i casi gravi.

Ora io mi chiedo: tralasciando che è risaputo che se non hai amicizie nell’ospedale vieni accantonato come un cane letteralmente, ma io dico, chi di dovere come mai non prende la situazione in mano piuttosto che far morire la gente?

Io capisco benissimo che ci sono tantissime persone che hanno bisogno di assistenza e che quindi i tempi possono essere lunghi, ma capisco benissimo, nonostante la mia giovane età, che il caffè preso ogni ora dal personale non è una necessità, soprattutto quando ci sono 30 persone e nessuno è stato visitato!

Fortunatamente pratico veramente poco l’ospedale di Cosenza ma se questa è la sanità che offre ho veramente tanta paura!

Perdonatemi lo sfogo ma da lì dentro si esce incavolati neri…

(Lettera firmata)