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Lettere 2.0: “La mia odissea per prenotare una Pet a Cosenza”

Riceviamo lo sfogo del nostro lettore Giuseppe

 

 

 

“Vorrei raccontare a tutti la mia odissea per prenotare una Pet a Cosenza.

Qualche settimana fa mi sono recato a Milano per una visita neurologica e il dottore mi ha prescritto alcuni esami da fare:

Risonanza magnetica Elettroencefalogramma PET con FDG.

Prenotare la risonanza e l’elettroencefalogramma è stato abbastanza facile, la prima tramite servizio sanitario nazionale al Biocontrol, il secondo sempre presso il Biocontrol a pagamento.

Per quanto riguarda la PET iniziano le mie peripezie.

Per sapere come fare per la prenotazione contatto direttamente il Mariano Santo, la persona che mi risponde mi chiede di inviare una e-mail ad un indirizzo che mi fornisce.

Alle mie domande più specifiche (cosa scrivere nella mail, cosa allegare), mi risponde di inviare la mail e basta e poi sarei stato ricontattato.

Ovviamente, non convinto delle risposte avute contatto direttamente il CUP dove la risposta è la medesima: inviare una mail allo stesso indirizzo fornitomi dal Mariano Santo e aspettare.

Decido di inviare la mail e aspettare.

Trascorsa più o meno una settimana e non avendo ricevuto nessuna risposta decido di andare personalmente al CUP.

Tralasciamo l’aver fatto circa 3 ore di fila incollato ad altre decine e decine di persone in periodo di pandemia mondiale che già sarebbe da denuncia.

Arriva finalmente il mio turno e l’operatore allo sportello mi dice che la PET non è prenotabile ma che avrei dovuto inviare una e-mail allegando la relazione del neurologo, l’impegnativa del medico curante e una sorta di questionario da compilare sempre dal medico curante ad un altro indirizzo stavolta.

A questo punto per non rischiare di perdere altro tempo mi reco di persona al Mariano Santo per capire se le informazioni avute in questo caso fossero veritiere oppure no.

Qui una persona molto gentile (questo va detto) mi informa che la procedura è corretta e che sarei stato ricontattato da qualcuno nel più breve tempo possibile.

Trascorre un altra settimana ed arriviamo ad oggi.

Ovviamente non sono stato contattato da nessuno.

Decido di chiamare per l’ennesima volta direttamente il Mariano Santo per avere informazioni.

La persona che mi risponde mi dice che non sa darmi informazioni ma che mi avrebbe messo in linea direttamente con il reparto giusto.

Dopo circa 15 minuti in linea con il reparto di Medicina Nucleare, con il telefono che squillava a vuoto, chiudo e richiamo il centralino, la medesima persona di prima mi rimette in comunicazione con il reparto.

Dopo più o meno 10 minuti, stavolta rispondono.

Mi viene chiesto nome e cognome e l’esame da effettuare.

Vengo informato che la mia e-mail è arrivata ( dopo mia richiesta di verificare l’effettiva ricezione) e che adesso sarebbe stato compito loro girarla al CUP dal quale poi verrò ricontattato per stabilire la data dell’esame.

Questo implica che la mia e-mail era si arrivata, ma non era stata letta da nessuno.

Qualcuno mi spiega il perché di tutto questo giro?

Perché questo esame non è prenotabile direttamente dal CUP ma mandando una e-mail che poi verrà girata comunque a loro?

I poveri utenti possono perdere tutto questo tempo?

La PET è un esame quasi vitale per i malati oncologici, per fortuna io devo farla per altri motivi e posso aspettare ma c’è gente che non può aspettare tutto questo tempo.

Cosa dobbiamo fare in questa terra maledetta per avere una sanità seria ed efficiente?

Poi lamentiamoci quando i calabresi vanno al nord per curarsi.”

 

Giuseppe Lombardo