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Lettere 2.0: “Io durante il parto all’Annunziata, tra tanti inidonei, ho incontrato un angelo…!!!”

Riceviamo il racconto della nostra lettrice Giada:

 

“Buongiorno. Leggo molti post negativi ed esperienze a dir poco abominevoli rispetto all’esperienza del parto all’Annunziata. Purtroppo anch’io ho avuto esperienze non buonissime, diverse mie amiche hanno partorito in questo nosocomio, trovando del personale per niente empatico…!
Io però vorrei raccontare la mia esperienza di parto (solo del parto sottolineo) che fortunatamente è positiva; Dopo aver fatto il travaglio a casa, il 21/03/2023, dalle ore 1 di notte alle ore 6 del mattino, per scelta personale, visto le tante esperienze negative non volevo rischiare di trascorrere ore e ore su una sedia senza un sostegno, rischiando un cesareo o peggio, quindi decido di andare in ospedale solo quando le contrazioni erano a 3 min una dall’altra!

Verso le ore 6.30 parto da casa mia, Cassano allo Ionio, e arrivo a Cosenza intorno alle 7.30. Mi ricoverano subito visto che ero dilatata di 6 cm. In pronto soccorso ginecologo trovo una tirocinante riccia bionda che (purtroppo non ricordo il nome altrimenti l’avrei citata) dopo diverse volte che mi ‘tortura’ il braccio, non trovando la vena per tirarmi il sangue e procedere con le analisi, mi dice testualmente: “se non stai ferma come ti devo trovare la vena?“. Ero in travaglio attivo, stavo per partorire e tu mi rispondi così???? Sfido chiunque a stare ferma in questo momento!
Bene , dopo circa 15 minuti mi trova la vena e mi tira il sangue. Mi visita un’ostetrica e ovviamente collo dell’utero accorciato e mi portano in sala travaglio! Ovviamente il lavoro fatto a casa mi ha aiutato tanto, loro fino ad allora non mi avevano fatto niente di che…
Arrivo in sala travaglio, senza passare dalla stanza perché ovviamente stavo partorendo, e qui conosco un angelo: Valentina Moretti! Devo tutto a lei. Cordiale, umile, empatica, mamma, donna… e ora amica. Non mi ha mai lasciata da sola, mi ha ascoltato, presa per mano e accompagnato a conoscere mio figlio!

Nonostante purtroppo la sala travaglio sembrava un bar dove si dovevano decidere i turni o cosa cucinare a pranzo, lei, i suoi occhi, non hanno mai abbandonato i miei… e alle ore 12:17 ecco che incontro per la prima volta mio figlio!

Non smetterò mai di ringraziarti.

Concludo così perché il dopo parto, dove finisce il lavoro dell’ostetrica e subentra quello della puericultrice, è stato vergognoso. Ma voglio non parlare del lato negativo, perché quando c’è un lavoro positivo e ottimale è bene che si parli di questo! Grazie Valentina!”
Giada

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