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Lettere 2.0: “Invito tutti a mobilitarci! Basta farci prendere in giro per l’acqua”

Riceviamo dal nostro lettore Alessandro:

 

 

Gentilissimi,
vi scrivo per invitarvi a pubblicare questa mia lettera aperta a tutti i cittadini di Cosenza che come me vivono da anni i disagi della mancanza di acqua:

Cari concittadini,
è da troppo tempo che subiamo l’enorme disagio della mancanza di fornitura idrica, è il momento di dire basta! Basta a tutte le scuse! Basta al gioco dello scaricabarile tra Comune di Cosenza e Sorical! Basta farci prendere in giro! Basta aspettare che altri risolvano un problema che dobbiamo risolvere Noi adesso!

La fornitura idrica è un diritto che non può essere negato a nessun cittadino, ma qui nella città di Cosenza viene negato da anni. In alcune zone (come ad esempio S. Vito Alto, Serra Spiga, Via degli Stadi, Città 2000, Via Panebianco, Via Popilia) siamo costretti a vivere senza acqua senza sapere quando e se mai finirà questo disagio. Ogni giorno (ormai da tempo) viene chiusa l’erogazione di acqua dalla sera (ore 21 circa) fino al mattino (ore 07.00 circa).

Il comune di Cosenza e la Sorical (società che gestisce il servizio idrico) si rimpallano le responsabilità ma l’unica cosa certa è che i cittadini sono costretti a vivere in una situazione esasperante che nel 2019 appare davvero scandalosa.

Nella città di Cosenza (che si vanta di essere al livello delle grandi città europee) si sprecano gli investimenti per l’inizio di numerosi cantieri (per opere che non si sa se e quando saranno completate) ma nulla viene fatto per garantire a tutti i cittadini un servizio che è alla base di una società civile.

Inutile elencare i disagi socio sanitari che questa situazione provoca, ha provocato e che continuerà a provocare se non facciamo subito qualcosa.

Vi dico cosa farò io e cosa Vi invito a fare affinché questo sfregio al diritto cessi immediatamente.
Io contatterò tutti i media (locali e nazionali) tutte le associazione di difesa dei cittadini, tutti gli organi istituzionali (nazionali e europei) e denuncerò questa situazione chiedendo il pagamento per i danni morali e materiali che questa provoca.

Criticate! Fatevi sentire! Costringiamoli a vergognarsi! Riprendiamoci i nostri diritti!

Alessandro Sesti