Lettere 2.0: “Facevo fatica a respirare ma per la Dott.ssa ero solo nervosa”
Riceviamo il racconto della nostra lettrice Maria:
“Buongiorno, vorrei segnalare l’ennesimo disservizio del pronto soccorso cosentino:
Giorno 05 novembre, di sera, mi reco presso il nosocomio perchè avevo cenato e mi era rimasto attaccato qualcosa all’interno della gola.
Vado in guardia medica e mi dice la Dott.ssa di turno che “Non c’è niente, sei solo nervosa. Prendi queste gocce…” …e così faccio.
Ritorno a casa… ma continuavo a sentire questo corpo estraneo nella gola. Mi sentivo proprio affogare… quindi, per niente serena, mi decido e torno in pronto soccorso. Qui dopo un bel po di attesa mi chiamano ed una seconda Dott.ssa mi fa stendere sul lettino per guardare con la luce nella gola.
Esito: “Non c’è niente, può tornare a casa. Ci vorrebbe una rinoscopia, ma di notte il reparto di otorinolaringoiatria non è operativo.” …e così strappa la mia scheda “per non pagare – dice lei – il ticket” e mi manda via.
Durante la notte però… mentre ero a letto di casa mia, sola, espello dalla bocca una cozza intera che si era bloccata nella mia gola… e come per miracolo mi sento rinascere…
Grazie alle 2 Dott.sse che hanno capito bene il mio problema e mi avevano dato della “nervosa“. Grazie ancora.”
(Maria L.)