Riceviamo lo sfogo della nostra lettrice Angela:
“Sono ben due volte che mi reco al pronto soccorso del nosocomio di Castrovillari, ebbene, entrambe le volte rispedita a casa dopo ore, solo con trattamento antidolorifico di quattro flebo per volta, senza diagnosi alcuna.
Il che vuol dire che mi date farmaci in funzione di cosa? Solita risposta:”noi non possiamo intervenire senza rx o tac…”.
Cioè, voi come primo soccorso, non potete far nulla se non che caricarmi di Toradol e Spamex che potrei prendere a casa? Cioè, voi non riuscite a rintracciare il radiologo e mi dite irreperibile?
Premetto che i privati sono in ferire. Perché ho provato a chiamare ma rientrano lunedì. Io sono da una settimana con dolori lancinanti ad un fianco. Potrebbe essere la qualsiasi ma loro non possono far nulla.
Fosse qualcosa di grave? I carabinieri intervengono in caso di risse. Cosa dovrei fare? Alzare le mani? Non è nel mio stile. E chi non ha possibilità del privato?
Con mia madre fecero uguale: arrivammo a Belvedere alla clinica Tricarico in tempo. Operata dal dott. SIONNE, grazie al pronto intervento del caposala TARASO. Se non fosse stato per loro, sarebbe stata tragica.
Ora, noi paghiamo la sanità, perché veniamo privati dei nostri diritti? Perché chiamarlo pronto soccorso?
Mediocri. Ecco.“
Angela Giordano