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Lettere 2.0 – “Costretti a cremare mio nonno per la drammatica situazione del cimitero di Cosenza”

Riceviamo lo sfogo della nostra lettrice Francesca:

 

 

“Vi prego di pubblicare il mio sfogo e quello della mia famiglia.

Mio nonno è morto il 29 agosto a seguito di un arresto cardiaco dopo un anno di malattia.

Aveva 87 anni ed ha vissuto una vita dignitosa. Era un noto falegname di Porta Piana e si è spento circondato dall’amore della sua famiglia, di sua moglie, dei suoi figli, nipoti e pronipoti. Appassionato di calcio, era un uomo pieno di vita che amava la compagnia e le feste.

Mio nonno meritava una sepoltura dignitosa come lo è stata la sua lunga vita.

La nostra famiglia si trova costretta a ricorrere alla cremazione dopo esserci imbattuti nella triste è vergognosa realtà che rappresenta il cimitero urbano di Cosenza.

Avevo sentito parlare della situazione di degrado ma mai avrei immaginato lo spettacolo agghiacciante che mi sono trovata a testimoniare con i miei occhi.

Bare accatastate l’una sopra all’altra, liquidi che fuoriescono da queste sopra citate e un odore nauseabondo che potrebbe provocare una malattia a chi prova a fare visita al proprio caro ormai defunto da mesi.

Tutte quelle persone sono in attesa di continuare il loro cammino nella morte ma in maniera dignitosa, come anche mio nonno.

Come dicevo in precedenza, dopo esserci confrontati con chi di competenza che sostiene ci vogliano ancora due anni per la costruzione di nuovi loculi mortuari, ci troviamo costretti a ricorrere alla cremazione perché è impensabile che un caro defunto stia nella camera mortuaria fino a data da destinarsi.

Mia nonna desidera piangere suo marito in pace e tranquillità, come anche tutti i suoi famigliari e amici che lo desiderano.

Stiamo vivendo il dolore del lutto e adesso ci troviamo ad affrontare il dolore della riapertura della bara di mio nonno.

Non eravamo pronti a tutto questo, perciò abbiamo acquistato una bara contenente lo zinco, che non va bene per la cremazione. Mio nonno dovrà essere riaperto per smaltire lo zinco e procedere alle pratiche di cremazione così da poter riposare in pace.

Questa non vuole essere una critica o espressione di disappunto nei confronti di chi sceglie di essere cremato, bensì una denuncia all’amministrazione comunale che finge di non conoscere questa triste realtà.

La situazione è vergognosa ed è giusto che se ne parli più del dovuto.

Spero nella pubblicazione del post e nella diffusione di questo affinché chi di competenza si rimbocchi le maniche per donare serenità a chi soffre già la perdita di una persona cara.

Ciao nonno, nonostante tutto il tuo ricordo ci accompagnerà per sempre!.”

Francesca Saccomanno