Riceviamo lo sfogo di un nostro lettore:
“Sono uno dei circa trenta candidati che sono riusciti a superare le prove previste per la procedura concorsuale finalizzata all’abilitazione all’insegnamento per la classe di concorso A12 – Discipline letterarie negli istituti di istruzione secondaria di II grado.
Il concorso, indetto nel 2020 (d.d.n. 499 del 21/04/2020), prevedeva un totale di 74 posti per gli aspiranti che sarebbero stati in grado di superare le prove prestabilite. In Calabria su 793 iscritti, in 57 hanno superato la prova scritta (il 7,2%). Di questi 57 ammessi agli orali, circa una trentina hanno superato il colloquio.
Le prove scritte si sono tenute nel mese di marzo, mentre le prove orali sono iniziate nella prima settimana di giugno, e si sono completate precisamente il 16 giugno. Ed è proprio da quella data (oltre 70 giorni fa!) che io e tutti gli altri candidati aspettiamo la pubblicazione della graduatoria di merito da parte dell’Ufficio Scolastico Regionale, che ci garantirebbe la possibilità di ambire legittimamente all’entrata in ruolo.
Un ritardo inspiegabile e scandaloso, che ancora una volta sottolinea l’incapacità degli uffici amministrativi di svolgere adeguatamente il compito al quale sono preposti.
La pubblicazione della graduatoria in tempi validi (20 luglio) avrebbe garantito a coloro che avevano superato le prove, di poter accedere alla prima fascia delle GPS (Graduatorie Provinciali per le Supplenze), ed avere quindi una maggiore possibilità di essere chiamati per l’inizio del nuovo anno scolastico. Così non è stato.
Non solo, però. La suddetta graduatoria di merito non è stata pubblicata in tempo nemmeno per poter partecipare alla procedura informatizzata utile all’immissione in ruolo, ed essere così in cattedra dal primo giorno.
Nonostante i ripetuti solleciti, niente si è mosso. Sono stati messi in campo i soliti giochetti per prendere tempo. Membri della commissione giudicatrice, contattati tramite e-mail da alcuni candidati, hanno dato notizia di aver inoltrato la graduatoria all’Ufficio Scolastico della Regione Calabria. Dagli uffici, però, accusavano la stessa commissione del ritardo, discolpandosi dunque delle lungaggini di cui sopra. Metodi antichi ma, evidentemente, non desueti a queste latitudini. Ci si chiede, nauseati, a chi giova tutto ciò, quali sono e di chi sono gli interessi da salvaguardare.
I ritardi dell’USR, con il colpevole silenzio di tutte le sigle sindacali operanti sul territorio, ledono pesantemente i diritti e le aspettative di docenti che hanno superato un concorso decisamente selettivo, rimandato di due anni (a causa anche della pandemia), e che significava per molti una stabilizzazione attesa da tempo.
Scoraggiato da tanta ambiguità e indifferenza, mi appello al Presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, e alla Vice Presidente Giuseppina Princi (che detiene la delega all’Istruzione) per fare in modo di avere risposte serie e concrete, le uniche possibili in una società che vuol considerarsi civile.”
(Lettera firmata)