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Lettere 2.0: “C’è anche una sanità fatta di eccellenza made in Cosenza”

Riceviamo le parole della nostra lettrice Rita:

 

 

“Leggo da giorni, sui social, frasi di sconforto e di scoraggiamento verso la nostra sanità, frutto della percezione che tutti abbiamo dell’ormai atavica disorganizzazione che inevitabilmente ci relega alle ultime posizioni in tutte le classifiche.

In effetti le notizie quotidiane non sono incoraggianti. Mi sono però fermata a riflettere sulla mia esperienza riguardo alla sanità in Calabria e mi sento di ringraziare, per il duro percorso affrontato, un medico su tutti, la dottoressa Greco Francesca, che si occupa di terapia del dolore.

Ho maturato di farlo pubblicamente dopo aver visto tante lettere di elogio a rappresentanti della nostra sanità perché credo sia giusto contrapporre ai tanti messaggi e articoli negativi un messaggio positivo che faccia conoscere un’altra faccia della medaglia, una sanità fatta di eccellenza made in Calabria.

Chi come me ha avuto la fortuna di incontrare sul proprio percorso sanitario la dottoressa Greco Francesca non può non elogiarne la preparazione professionale e la modestia del suo carattere, tutto reso davvero speciale dall’immensa dedizione al lavoro che fa.

Ho conosciuto la dottoressa Greco quando lavorava sul Tirreno, al reparto di gestione del dolore e cure palliative dell’Ospedale di Praia a Mare, pochi giorni dopo una brutta diagnosi lasciata a mia mamma che doveva iniziare a breve le terribili cure. Entrammo nel suo ambulatorio confusi e angosciati e ne uscimmo dopo più di un’ora di visita e colloquio con il cuore alleggerito da tanti pesi.

La professionalità nello spiegare la malattia di mia madre e il percorso di cura che stava affrontando, e che i medici che l’avevano in cura non si erano preoccupati tanto di spiegarci, le terapie proposte per lenire il dolore e tanti altri fastidi che mia madre provava, i suoi sorrisi e la voce dolce ma forte, ci hanno fatto capire che eravamo nel posto giusto e che nonostante la malattia fosse davvero dura da accettare (perché dimmi tu chi può accettare una diagnosi di tumore), almeno avevamo trovato un’ancora a cui aggrapparci per affrontare la solitudine e lo smarrimento che ci aveva colpiti.

Nelle visite al San Raffaele a Milano, le terapie della dottoressa Greco non sono mai state modificate, anzi sempre elogiate e apprezzate, a confermarmi che anche da noi in Calabria mia madre poteva continuare, arrivati ad un certo punto, le sue cure, senza altri viaggi della speranza.

Mia madre le aspettava le visite domiciliari della dottoressa Greco, perché si sentiva tranquilla di essere visitata da un medico che in un modo o nell’altro trovava sempre una soluzione ai tanti problemi che la malattia comportava. E oltre alla grande professionalità portava con sé sempre qualcosa che raramente si trova, una immensa umanità.

Mia mamma non c’è più, è andata via troppo presto, ed io non avevo avuto modo di ringraziare la Dottoressa, che però, il caso ha voluto che io ritrovassi dopo alcuni anni nel reparto di terapia del dolore al Mariano Santo, dove mi ero recata perché dovevo fare una visita dermatologica, e poi incontrata nuovamente perché impegnata con la sua associazione di volontariato a casa di una mia amica affetta da una brutta forma di Sclerosi Multipla.

Grazie ai social ho iniziato quindi a seguire il suo grande impegno nel sociale, perché lei non si limita a fare il medico per lavoro, ma continua con la sua associazione di volontariato, Pallium Calabria, a portare supporto e amore in tante case, dove per esperienza sono certa ci sono persone svuotate e impaurite dopo la triste notizia che per un proprio caro ci sia una malattia dura da accettare.

Vedo le foto delle loro opere, leggo l’impegno delle loro tante attività, seguo sempre un po’ commossa, ogni loro passo e lo seguo con orgoglio e con tanta voglia di poter fare anche io qualcosa, perché è vero che la generosità è contagiosa.

E’ bello poter leggere i tanti messaggi di stima e di affetto che tante persone lasciano sulla bacheca dell’associazione, ma è ancora più bello vedere con che umiltà e come nel silenzio ci siano medici così speciali pronti a spendersi così tanto per chi ha bisogno. E’ proprio per questo motivo che ci ho tenuto a scrivere questa lettera, non solo perché si sappia di che medici possiamo vantarci qui a Cosenza, ma soprattutto per far conoscere una realtà del mondo del sociale che può essere utile a chi non la conosce, una realtà così bella e importante, un’associazione che si prende carico di tante persone sole, malate, spesso senza tante possibilità economiche per potersi curare.

Ho voluto scrivere questa lettera perché credo che persone come la dottoressa Greco devono essere di esempio per tutti noi, ma specie per i tanti giovani calabresi sfiduciati, perché ognuno nel proprio piccolo può fare qualcosa di buono per migliorare le sorti della nostra triste realtà.

Non parliamo allora solo di dove siamo ultimi… urliamo al mondo anche di cosa sono capaci i nostri medici e i nostri infermieri e facciamole conoscere a tutti queste nostre belle realtà e soprattutto sosteniamole in ogni modo possibile.

Io mi sento solo di dire grazie….

Rita De Cicco