Riceviamo la testimonianza della nostra lettrice Valentina:
“Sono una ragazza calabrese che insieme alla sua famiglia vuole mandare un messaggio di speranza e di aiuto a tutte quelle persone impaurite, disorientate e che hanno bisogno di affidarsi a dei veri professionisti.
Noi li abbiamo incontrati nel reparto di Chirurgia Toracica dell’Annunziata di Cosenza.
Era Maggio 2021 quando mio padre, affetto da diverse patologie, fu colto nuovamente da un infarto silente.
Quella notte, per una serie di “coincidenze” e per la bravura del personale medico del “Tirrenia Hospital” di Belvedere M.mo (CS), fu salvato da morte certa.
A loro rinnoviamo la nostra gratitudine.
Tuttavia, la nostra serenità fu di breve durata poiché in quell’occasione fu sottoposto ad una serie di esami tra cui TC torace.
L’atto di dimissioni parlava chiaro: “Nella porzione caudale lobo superiore sinistro è presente un nodulo a margini irregolari, spiculati ed a densità disomogenea. Si consiglia consulenza oncologica e pneumologica visto il referto della TC”.
“Oncologia”, quella parola che neanche si riesce a pronunciare tanto fa tremare ma da cui non si può fuggire.
E così varcammo la soglia di quel reparto e da lì iniziò il vero lungo calvario, quello che affligge milioni di persone nel mondo e che porta con sé una serie di problematiche di varia natura che vanno a gravare ancor di più su un peso già troppo grande da sopportare.
Quando però hai chi ti prende per mano tutto ti sembra più leggero e noi, di mani tese, ne abbiamo avute davvero tante.
Grazie!
Non mi soffermerò sui vari passaggi che riguardano l’aspetto clinico.
Mi basterà dire che mio padre si sarebbe dovuto sottoporre nuovamente ad intervento, questa volta per rimuovere “il male” che si nascondeva nel suo petto.
Ho ancora vivo il ricordo di quel senso di forte smarrimento e di responsabilità: dove saremmo dovuti andare? Avremmo dovuto preparare le valigie e andare al, cosiddetto, nord? A chi avremmo affidato questo compito così decisivo e delicato?
La mente si offuscava sempre più, finché si fece spazio tra i ricordi la lettura di un articolo pubblicato il 12 Maggio 2021 dal titolo: “La Chirurgia Toracica dell’Annunziata di Cosenza è all’avanguardia. Il reparto cosentino annoverato tra le chirurgie d’Italia che eseguono interventi con tecnica mini-invasiva e video assistita, per l’asportazione di lobo polmonare in presenza di tumore”.
Quello stesso giorno mio padre veniva operato al cuore.
Spinti da un istintivo senso di fiducia, dopo aver consultato l’oncologo, scegliemmo di rimanere qui, nella nostra terra di Calabria.
Da subito siamo stati accolti con competenza, gentilezza e una disponibilità “straordinaria”, nel vero senso della parola, in particolare dal Direttore dell’UOC Dott. Andrea Denegri e dal Dott. Daniele Scarascia che ci hanno seguito e guidato, passo dopo passo, fino al fatidico giorno dell’intervento (ed oltre).
Ma vorrei anche ringraziare tutto il personale medico, infermieristico, gli addetti alle pulizie, che collaborano ogni giorno con professionalità ed umanità ad alleviare le sofferenze dei malati e delle loro famiglie.
È un orgoglio poter dire che la Chirurgia Toracica dell’Annunziata di Cosenza sia entrata a far parte del Registro Italiano Lobectomie in video (Vats Group: Video Assisted Thoracic Surgery), che dal 2014 comprende le chirurgie più all’avanguardia d’Italia nel campo dell’asportazione del lobo polmonare colpito da tumore.
Il mio vuole essere anche un appello alle Istituzioni affinché, nonostante le innumerevoli difficoltà, il loro qualificato lavoro venga valorizzato sempre di più.
“Se si cura una malattia si vince o si perde; ma se si cura una persona, vi garantisco che in quel caso si vince, qualunque esito abbia la terapia!” (Patch Adams)
Grazie e che Dio vi benedica…”
Valentina