Riceviamo lo sfogo dei dipendenti:
“Scrivo in nome di 621 Siciliani e Calabresi che rischiano il posto di lavoro nell’ambito della triste vicenda di cessazione delle attivitá Alitalia per dar vita ad una nuova societá che parte però decisamente col piede sbagliato.
621 lavoratori che sono da 20 anni la voce di Alitalia e che sono totalmente ignorati sia dalla societá che gestirá il call center Ita, che dalla societá che gestisce attualmente il call center Alitalia.
Ita vuole dare un “segnale di discontinuitá rispetto ad Alitalia”, – salvo poi mantenere stessa targa voli e stessa numerazione biglietti – e quindi noi all’improvviso scompariamo nel nulla.
Conviene a tutti fare nuove assunzioni piuttosto che mantenerci, e questo a discapito della qualitá del servizio offerto ovviamente.
Come se la nostra esperienza non servisse a nessuno, come se il nostro lavoro non fosse importante.
Dall’ultimo tavolo coi sindacati, settimana scorsa, si apprende che la societá ha intenzione di incorporare solo 100 su 621 operatori, senza neanche mantenere le attuali condizioni contrattuali.
Purtoppo scioperare è l’unica arma che abbiamo, non ci sono altre possibilitá di farci sentire, a parte i social, e siamo coscienti del fatto che magari neanche questo servirá, il che é ancora piú avvilente, ma non possiamo neanche far finta di nulla e attendere in agonia la lettera di licenziamento.
Domani il servizio clienti Alitalia sará in silenzio, e ci sará una manifestazione organizzata a Palermo domattina davanti al Politeama.
Io sono di Cosenza e lavoro nella sede di Rende. Qui siamo circa 60, pochi per organizzare una manifestazione degna di nota, quindi cerchiamo di coinvolgere almeno la politica e i giornali per farci sentire.
#621itacilasciaaterra è il nostro slogan, ma a disfarsi di noi come un fardello scomodo è anche la nuova società. A dimenticarsi di noi che siamo stati #621lavocedialitalia finchè gli ha fatto comodo è soprattutto lo Stato, che dovrebbe garantire l’applicazione della Legge, di quella #clausolasociale che prevederebbe la continuitá lavorativa per tutti e alle stesse condizioni.
Grazie dell’attenzione. Spero abbiate la possibilità di contribuire a far sentire la nostra voce.”