Riceviamo l’appello dalla nostra lettrice che preferisci restare anonima:
“La notte di martedì, intorno alle 23.45, sono andata in ospedale perché il mio bimbo di 18 mesi aveva la febbre altissima.
Arrivata davanti al vecchio ingresso del Pronto Soccorso, convinta che fosse aperto l’accesso per il ps pediatrico, ho trovato il cancello per le auto e quello pedonale sbarrati.
Durante il viaggio il bambino ha avuto le convulsioni ed ha perso conoscenza…
Quindi sono arrivata alla sbarra (chiusa) e sono scesa dalla macchina prendendolo in braccio …per rianimarlo e per chiedere aiuto. Potete immaginare la mia disperazione…
C’erano un signore e due signore all’interno della sbarra e mi hanno detto di andare verso il nuovo ingresso del PS. Io però ero terrorizzata …ed il bimbo ancora semi-incosciente.
In quel momento, senza esitare un attimo, questo ‘SIGNORE’ ha scavalcato il muretto e si è messo alla guida della mia auto …accompagnandomi fino al ps. Mi ha addirittura fatto scendere per il triage, parcheggiato l’auto e riportato all’accettazione le chiavi dell’auto, la borsa ed il sacchetto con le cose del bimbo.
Io ero talmente bloccata dalla situaIone da non avergli nemmeno chiesto il nome.
L’ho ringraziato velocemente ma adesso con mio marito vorremmo contattarlo in qualche modo…. per ringraziarlo nuovamente.“
(Lettera firmata)
