Riceviamo l’appello che chiediamo a tutti di condividere, per aiutare questo piccolo guerriero:
“INSIEME PER RAFFAELE
I bambini possono insegnarci molto, ci dimostrano quanto i sogni siano importanti e quanto si possa lottare per raggiungerli, anche attraverso ostacoli che sono così grandi da sembrare insormontabili.
Nel cuore montano della Calabria e a pochi chilometri da Cosenza, il piccolo comune di Firmo sorge su una collina ai piedi della piana di Sibari, qui abita Raffaele, un ragazzino di 12 anni, con la sua famiglia, con i suoi amici e i suoi sogni. Raffaele sogna di diventare un designer di auto, lo incide con potenza sul diario che, insieme alla sua mamma, ha voluto scrivere dal suo letto d’ospedale per raccontarsi a noi ed imprimere nero su bianco la sua lotta, le sue paure e le sue speranze in un mondo che l’ha visto diventare grande e guerriero troppo presto.
Tutto ha inizio il 24 giugno 2021 quando, a causa di alcuni linfonodi ingrossati, il pediatra di Raffaele consiglia ai genitori Nicola e Vittoria di effettuare un’ecografia al collo del figlio. Raffaele viene subito sottoposto ad ulteriori esami presso l’ospedale pediatrico di Cosenza ma senza riscontri positivi volti a far migliorare le sue condizioni.
Vittoria e Nicola decidono, senza perdere ulteriore tempo prezioso, di recarsi presso l’ospedale pediatrico Gaslini di Genova con una sola missione nel cuore più grande di loro da combattere, trovare un aiuto concreto perché il loro bambino possa guarire. Nei corridoi di questo luogo intriso di speranza, in cui le lacrime si mescolano quotidianamente all’amore e ai sorrisi, in cui i bambini ridono, piangono, giocano e crescono, trovano forza e coraggio per affrontare tutte le difficoltà connesse al ricovero di un figlio, lontani dagli affetti dei loro cari e dal loro paese.
In pochi giorni Raffaele è stato sottoposto a diversi accertamenti come TC, risonanza magnetica, ecografie e PET. Alla fine di questi estenuanti esami e, a seguito dell’esame istologico, a Raffaele viene diagnosticato il linfoma di Hodgkin, un tumore rarissimo che in Italia colpisce circa 4 persone su 100.000 abitanti, a cui seguiranno 6 cicli di chemioterapia.
Amore, dolore e speranza nelle parole di Raffaele nel suo diario di bordo:
“Oggi sono un Capitano. Sono il Capitano di una nave che non volevo comandare, ma come tutti i compiti della vita, anche questo va portato a termine, sempre a testa alta. Volete sapere qual è il mio scopo? Beh, è quello di cavalcare delle onde che a volte sembrano impossibili da superare, ma che sono sicuro, come ho già fatto, posso superare una per una. Certo è difficile. E come tutti i mari in tempesta non possiamo sapere quello che ci aspetta. La mia nave parte da un porto sicuro, il porto di Genova, l’ospedale Gaslini. Ho a disposizione anche delle scialuppe d’emergenza, i medici e gli infermieri, sempre pronti a sostenermi e a farmi stare bene”.
Raffaele, nel suo diario di bordo ricorda che in questa lotta non sono soli, che nella casa-famiglia dove sono ospiti per i prossimi 8 mesi, i volontari sostengono lui e la sua famiglia con sorrisi, entusiasmo e regali. Il loro contributo rende il dolore delle famiglie più tollerabile diventando parte integrante della cura.
Raffaele continua a studiare per non rinunciare mai al suo sogno anche se spesso il suo fisico è debilitato dalle chemio e dalle infinite cure.
Vittoria e Nicola, colpiti da questo dramma si trovano a dover affrontare le spese di viaggio e di trasferta per poter combattere fianco a fianco al loro bambino. Nel frattempo papà Nicola, lavoratore precario, perde il lavoro perché ancora in Italia non ci sono leggi che tutelino in maniera semplice e rapida queste famiglie che devono districarsi nella biblica burocrazia di un paese civile che dovrebbe lottare spalla a spalla affianco ai propri cittadini e che invece, spesso e volentieri, in questi casi, vengono lasciati soli.
L’Associazione di volontariato “I Castriota” che opera a Firmo, nel loro paese, con un appello si rivolge a quanti, con una piccola donazione, possono aiutare questi genitori e Raffaele ad affrontare questo momento difficile per colorare ancora una volta di speranza l’orizzonte di questo mare in tempesta.”
QUI la raccolta fondi alla quaqle si può contribuire: GoFundMe