Riceviamo il seguente sfogo:
“L’ennesima presa in giro dall’azienda ospedaliera di Cosenza.
Circa un mese fa, partivano una trentina di telefonate ad altrettanti OSS idonei della graduatoria AO Cosenza (oltre ad essere ormai ultima graduatoria disponibile con circa 550 idonei che hanno superato ben 3 prove ed essere risultati idonei e non certo aver risposto ad un avviso per soli titoli), la voce al telefono chiedeva agli stessi di voler comunicare la loro immediata disponibilità ad una presa di servizio, anche se solo per un periodo di 12 mesi rinnovabili, come recitava la successiva PEC.
Molti di questi idonei, dipendenti di aziende private, enfatizzati da chi ha comunicato l’immediata presa in servizio addirittura nel giro di 48-72 ore, hanno immediatamente dato le dimissioni dal proprio posto di lavoro.
Ad oggi oltre il danno la beffa, passato ormai un mese da quella chiamata, nulla si è mosso, a niente vale effettuare chiamate ricorrenti all’ufficio preposto è solo uno scarica barile: «Noi non sappiamo nulla, non abbiamo notizie», risponde con gentilezza l’impiegata/o di turno, mentre il nosocomio cosentino è al collasso.
Inerzia della politica sanitaria o incapacità amministrativa?
Questa è la domanda che molti si pongono, i passi in avanti della sanità?
L’aver dato ai manager un congruo aumento non significa salvare la gente dai malori.
Non saranno certo loro a somministrare le dovute terapie e a dare dignità al povero anziano incontinente.
Speriamo in un cambio di rotta di questa nave ormai in balia delle onde senza capitano e senza timone.”
Gli idonei graduatoria OSS AO Cosenza