L’appello del ‘Beauty Club’ di Rende: “Commercianti cosentini, iniziamo ad accettare la criptovaluta”
Il Beauty Club è la prima attività cosentina in cui si accetta la criptovaluta (“e se così non fosse…ancora meglio…”)
Le criptovalute sono finalmente riconosciute a livello Europeo proprio in virtù dell’entrata in vigore della Direttiva Ue 2018/843 del Parlamento e Consiglio Europeo. Il Parlamento Europeo tramite questa direttiva ha indirettamente dato il riconoscimento alle criptovalute come monete elettroniche. I singoli Stati membri dell’Unione Europea dovranno applicarla e recepirla entro la data ultima del 10 gennaio 2020. Entro tale data il denaro digitale sarà finalmente riconosciuto come entità avente corso elettronico.
Ma oggi è già possibile utilizzare le criptovalute come metodo di pagamento. La prima attività su Cosenza che accetta le criptovalute è il “Beauty Club”, centro estetico che si trova in Via Genova 46 A Roges di Rende.
“Se ce ne fossero altre, che al momento non conosciamo, sarebbe ancora meglio. Fatevi vivi…facciamo rete“
I proprietari del centro, Mariella e Mirko Borrelli (fratello e sorella), hanno così deciso di dare la possibilità a chi detiene moneta elettronica di poterla spendere presso il loro centro estetico. Questa è una vera e propria rivoluzione che pian piano sta arrivando anche nella nostra città sempre più proiettata verso il futuro.
I 2 ragazzi invitano altri commercianti ad unirsi al sistema delle cripto, cosa che attirerebbe anche persone da fuori città a spendere queste speciali monete.
L’appello di Mirko:
“Vorrei vedere crescere questo sitema di pagamento in tutta la città in primis ed in tutta la Calabria poi. Sarebbe un volano incredibile per l’economia locale.
Invito chi volesse delle informazioni su come poter ricevere i pagamenti tramite criptovaluta a contattarmi, anche su Facebook o Instagram, che lo posso aiutare.
Spero che l’amministrazione comunale possa dare slancio ad un progetto che veda Cosenza come prima città del Sud Italia ad utilizzare le criptovalute.
L’esempio da seguire è quello della città di Rovereto, dove si può pagare anche un caffè in criptovaluta e molti dipendenti si fanno pagare lo stipendio in cripto come il bitcoin.“
