Oggi venerdì 22 aprile, alle ore 16, circondata dagli affetti più cari, figli, nipoti e pronipoti, Edivige Bagalà ha festeggiato i suoi cento anni
“Ad omaggiarla il sindaco, dottor Salvatore Magarò, oltre ai dirigenti, il personale e gli Ospiti della Residenza Sanitaria Assistenziale.
Una donna da sempre dedita al lavoro e alla famiglia, punto di riferimento per l’intera comunità.
Edivige nasce a Cosenza, ma ben presto la famiglia, per motivi di lavoro, si trasferirà a Cotronei, qui passarono gli anni della fanciullezza in piena serenità, sino allo scoppio della seconda guerra mondiale.
Nella zona soggiornava un battaglione dell’Esercito italiano e il destino volle che incontrasse un giovane militare, Bruno Rosario, che ne fu subito affascinato, un amore ricambiato, tanto da portali, poco dopo, al matrimonio. Edivige aveva solo diciannove anni.
Un rapporto bellissimo, intenso che portò tre figlie.
Col finire della guerra, la famiglia si spostò per motivi di lavoro a Paola, per poi sistemarsi, agli inizi degli anni ‘50 a Cosenza, così da poter dare alle figlie la possibilità di frequentare le scuole superiori.
Sempre per motivi di lavoro, si trasferì col marito e la terza figlia a Torino, mentre le prime due, convolarono a nozze a Cosenza, città che resterà sempre nel suo cuore.
Nel capoluogo piemontese, iniziò a lavorare in fabbrica.
La nuova vita, per quanto impegnativa, l’ha resa felice, sino al pensionamento.
Desiderosi di tornare nei luoghi di nascita, dopo il pensionamento, si decise di scendere in Calabria, a Cosenza, agli inizi degli anni ’80.
Rosario, il compagno di una vita, poco dopo, si ammalò in modo grave, Edivige lo assistette con amore per oltre 15 anni, sino alla scomparsa, avvenuta nel 2001, dopo 60 anni di vita vissuta insieme.
Passarono così altri anni e anche la situazione di salute di Edivige si aggravò, per cui si rese indispensabile il ricovero in una struttura capace di garantirle un’assistenza adeguata.
Venne così presa in carico dalla RSA “La Quiete “di Castiglione Cosentino (CS), nella quale vive da oltre cinque anni.
Un cambiamento importante, mitigato dalla vicinanza e dall’affetto dei familiari, ma anche dall’amore e dall’assistenza professionale del personale.
Alla Struttura, il ringraziamento profondo dei familiari.
Di Edivige, si sottolineano la forza, il coraggio, i sacrifici, la determinazione, l’amore per la vita, un chiaro esempio da seguire per costruire un Paese sempre più giusto, solidale e migliore.”