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La Presidente OncoMed: “Gravissima la frase di Morra sui malati oncologici. Loro non hanno diritto di vivere?”

Riceviamo le parole della Presidente OncoMed, Francesca Caruso:

Riferendosi alle elezioni in Liguria, Morra, ex presidente della Commissione nazionale antimafia, ha proposto ai liguri un “invito a riflettere”:
“Bucci è malato oncologico come Santelli – ha detto su ‘Il Foglio’: chi lo vota deve esserne consapevole”

E continua: “Lo ha detto lui: ha un tumore metastatico, con il quale non si scherza. Anche se lo vedo tonico in questa campagna elettorale. Ma…”. (Articolo QUI)

Dopo la sua infelice esternazione di qualche tempo fa sulla malattia della compianta Presidente della Regione Calabria Jole Santelli, il sig. Morra, oggi ricade sulla stessa comunicazione a dir poco inopportuna.

Come presidente di una importante associazione che si occupa di malati oncologici, vorrei invitare, come feci in quella occasione, il sig. Morra , prima di esternare il suo pensiero sul cancro, a venire nelle corsie dell’ospedale in cui i malati oncologici affrontano le cure perché, nonostante ciò che afferma, spero senza pensare, hanno una vita!

I malati oncologici, anche quelli più gravi, continuano a fare i medici, gli insegnanti, gli operai, le casalinghe, cioè continuano a vivere. E se Bucci vuole affrontare una campagna elettorale impegnativa come quella della Liguria, il sig. Morra non crede che il candidato ne abbia tutto il diritto ? Il cancro è discriminante? Il cancro ti deve per forza annullare nella vita e nella dignità?

Non credo!

Credo invece che il sig. Morra ancora una volta si sia preso gioco di chi soffre e di chi affronta i veri ostacoli della vita con tenacia e determinazione, che abbia offeso chi il cancro lo vive come un brutto compagno di vita, un nemico da combattere, non un mostro che ti annulla e per gioco forza ti debba far morire.

Ritengo la sua affermazione lesiva della condizione del malato e della stessa Costituzione Italiana in cui si parla di dignità, quella dignità pari a tutti i cittadini, senza distinzione di condizioni personali e sociali. Vorrei ribadire al sig. Morra, che il cancro non sempre è sinonimo di morte e il messaggio che lui esplicita non è assolutamente accettabile.

Noi lottiamo quotidianamente con forza, con fermezza, con costanza per far capire ai pazienti che, anche con il cancro, la vita vale sempre la pena di essere vissuta. Ma forse lui continua ad avere, per sua sfortuna, un’altra visione della vita stessa.”

Francesca Caruso