Scavi archeologici condotti negli anni 2000-2012 dall’Università di Bari hanno rivelato il grande interesse archeologico di questa cavità, frequentata dall’uomo – pur con tutta una serie di iati – dal Paleolitico superiore sino all’età post-medievale
“Un momento di intensa presenza umana si registra tra la tarda età neolitica e gli inizi della successiva età eneolitica, quando diversi ambienti ospitano attività estrattive a carico dei minerali di ferro e rame presenti in abbondanza nel sottosuolo.”
Fonte e articolo completo: Calabria Diretta News