Le parole del Segretario Territoriale Pietro Paolo Carè:
“«Pochi giorni fa la nostra Sigla sindacale ha provveduto ad inviar formale richiesta di conversione del Distaccamento Volontario dei Vigili del Fuoco di Trebisacce (CS) a sede Permanente H24 a tutti i livelli dell’Amministrazione da cui dipendiamo nonché a tutte le massime cariche politiche locali interessate e competenti.
Una prima risposta non ha tardato ad arrivare: l’Amministrazione Centrale, attraverso l’Ufficio per le relazioni sindacali, ci ha informato che oltre alle unità di personale già assegnate dal nostro Comando Provinciale Vigili del Fuoco di Cosenza per l’apertura del presidio Rurale di Acri (CS) -presidio operativo nei mesi caldi con innalzamento di rischio incendi- si sta predisponendo un confronto a livello nazionale su diverse sedi, tra cui potrebbe rientrare anche la conversione appunto della sede di Trebisacce da attuale sede per il personale Volontario a Caserma per personale permanente dove troverebbero posto, peraltro, ben 38 unità di personale operativo.
Si precisa che Trebisacce gode di una Caserma del tutto nuova, inaugurata da circa un anno, che è concessa in comodato d’uso gratuito dall’Amministrazione comunale del luogo al Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco. Essa è situata all’ingresso nord di Trebisacce, a pochi passi dalla S.S. 106, ed è quindi idonea a garantire rapidità e facilità di intervento anche per tutta la fascia dell’alto Jonio cosentino per cui, se fosse un presidio h24, 7 giorni su 7, sarebbe quindi in grado di portare il soccorso tecnico urgente anche in quasi 20 Comuni limitrofi (solo per citarne alcuni, si pensi a: Roseto Capo Spulico, Rocca Imperiale, Villapiana, Alessandria del Carretto).
Ma non solo: il distaccamento permanente sfoltirebbe il lavoro delle limitrofe sedi competenti per le aree di Castrovillari e Rossano, abbattendo drasticamente i tempi d’intervento in particolar modo quando le richieste sono numerose e una sola squadra deve percorrere distanze di diverse decine e decine di km per raggiungere il luogo dell’intervento come accade, soprattutto, nella bella stagione che è ormai alle porte.
Si fa presente che il territorio che comprende il distaccamento di Trebisacce ha, statisticamente, una richiesta di oltre 1000 interventi annui laddove solo negli ultimi 5 anni si calcolano circa 5000 interventi, oltre ad essere caratterizzato da una consistente
eterogeneità territoriale che comporta non poche difficoltà di intervento.
Tanto premesso, la Fns CISL Vigili del Fuoco, con il presente comunicato, vuole chiedere un immediato supporto a tutte le Autorità locali e non solo, affinché anche la popolazione della cittadina di Trebisacce e di tutto l’alto Jonio Cosentino abbia un presidio permanente capace di offrire un servizio tecnico urgente, con massime professionalità e nei tempi d’intervento più congrui a fronteggiare le difficoltà logistiche di una zona ampia e di non facile percorrenza e le numerose e spesso urgenti richieste d’intervento che giungono ogni giorno alla sala operativa dei Vigili del Fuoco.
Il Comando dei Vigili del Fuoco di Cosenza, tra i più complessi nel comprensorio calabrese, opera in un territorio di ben 6.709 km² che rende Cosenza la più estesa Provincia della Regione, la quinta provincia in Italia per estensione e seconda del Sud, oltre al fatto che trattasi anche della Provincia più popolosa della Calabria.
Fra le aree di competenza operativa del Comando VV.F. di Cosenza rientra quella dell’alto jonio cosentino che ha un’estensione di circa 750 km², in un territorio di intermezzo tra la Piana di Sibari e quella di Metaponto. Il suo litorale, lungo circa 50 km, è vario, vista la presenza di aree costiere sia sabbiose che ciottolose e rocciose e il paesaggio passa, in meno di 30km, dalle tali zone marittime alle vette del Massiccio del Pollino attraverso una sottile lingua pianeggiante antistante al mare, attraversando piccoli altopiani e colline via via più alte.
Ed ancora: numerosi sono i corsi d’acqua interni tra cui i torrenti che giungono alla gran parte delle spiagge alto joniche (Torrente Raganello, T. Ferro, T. Saraceno, T. Satanasso, T. Caldanelle, T. Straface, T. Avena, T. Canna, T. San Nicola), alcuni dei quali tristemente noti per i morti registrati in seguito a frequenti episodi di circostanze critiche, come la tragedia
del 20 agosto del 2018 dove una piena improvvisa del Torrente Raganello travolse un gruppo di escursionisti comportando 10 morti.
I monti principali nell’alto jonio sono quelli del Pollino Orientale che hanno altitudini variabili dai 2.267 metri della Serra Dolcedorme ai 1.713 metri del Monte Sparviere, agli speroni di roccia facenti parte del Pre-Pollino con altezza variabile tra i 1.000 e i 500 m.s.l.m., ove sorgono i centri montani: Alessandria del Carretto (1.000 m), Plataci (930 m), Farneta (frazione di Castroregio a 875 m), Nocara (859 m), San Lorenzo Bellizzi (830 m), Castroregio (819 m), Albidona (810 m) e altri centri di bassa montagna e alta collina, come Cerchiara di Calabria (650 m), Montegiordano (619 m) e Oriolo (450 m).
La macro area su citata rientra, in tutta la sua vastità ed eterogeneità, nella giurisdizione dell’attuale distaccamento VV.F. volontario di Trebisacce (CS) che, in caso di soccorso tecnico urgente interviene in ben 16 Comuni: Albidona, Alessandria del Carretto, Amendolara, Canna, Castroreggio, Cerchiara di Calabria, Francavilla Marittima, Montegiordano, Nocara, Oriolo, Plataci, Rocca Imperiale, Roseto Capo Spulico, San Lorenzo Bellizzi, Trebisacce, Villapiana ed una serie di frazioni del Comune di Cassano All’Ionio quale Sibari (sorta negli anni sessanta pochi km a nord dei siti archeologici di “Parco del cavallo”, “Prolungamento Strada” e “Casabianca”, contigui fra di loro, a cui si deve aggiungere “Stombi”, leggermente distante da questi tre, ove è registrata una crescita del centro abitato dovuto alle bonifiche lungo il basso corso del fiume Crati creando la piana di Sibari, la più grande della Calabria con una forte propensione al turismo fra ai Laghi di Sibari e la Marina di Sibari).
Com’è noto il personale volontario, a differenza di quello permanente, non è vincolato da un rapporto di impiego e svolge la sua attività ogniqualvolta se ne manifesti la volontarietà così non garantendo un costante presidio di soccorso tecnico urgente in tutta l’area sopra descritta che, statisticamente per oltre il 60% dei casi purtroppo, non vede arrivare la squadra VV.F. prima di 30 minuti e, nei casi di mancata attivazione della squadra volontaria nel distaccamento di Trebisacce (CS), molti di più laddove la prima squadra a supporto dell’alto ionio cosentino sono necessariamente quella Castrovillari (CS) distante c.a. 42 km e/o quella di Rossano (CS) distante c.a. 45 km.
Come evidenziato dalla nota prot. n°32436 del 18/12/2023 indirizzata al Capo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, all’Ufficio I -Gabinetto del Capo Dipartimento e al Sig. Direttore Regionale VV.F. della Calabria a firma del Comandante pro tempore VV.F. di Cosenza, in provincia di Cosenza si determina una copertura di raggiungimento del luogo del sinistro nei canonici 20 minuti del 31% del territorio e del 70% della popolazione mentre, in 40 minuti la copertura sale al 79% del territorio e al 95% della popolazione, pertanto la sempre più frequente chiusura del presidio volontario di Trebisacce, oltre a determinare un aggravio del carico di lavoro sui Distaccamenti permanenti di Castrovillari (CS) e Rossano (CS), che ordinariamente coprono un vasto e complesso territorio, determina tempi di intervento superiori a 40 minuti con una evidente scarsa efficacia del servizio.
Le sole cinque unità della squadra dei VV.F. Volontari di Trebisacce sono peraltro al servizio di circa 40.000 abitanti residenti nella zona di competenza, senza computare che, essendo territorio a forte impatto turistico, i numeri nella stagione estiva si triplicano sistematicamente generando anche un innalzamento esponenziale delle richieste di intervento.
D’altronde la su descritta situazione territoriale in cui interviene la squadra del distaccamento VV.F. Volontario di Trebisacce (CS) facilmente lascia intravedere le criticità di tale zona, portando alla luce la complessità di detto territorio, con un vastissimo numero di abitanti, con traffico veicolare non indifferente (si veda l’alta incidenza degli scontri veicolari sulla SS106, spesso mortali).
Si rammenta altresì che il distaccamento VV.F. Volontario di Trebisacce (CS) espleta più di mille interventi annui e si fa presente che la zona in questione conta circa 700 ettari di bruciato negli ultimi cinque anni, per un totale di c.a. 5.000 ore di intervento con l’impiego di circa 16.000 uomini e 5.000 mezzi.
TANTO PREMESSO E CONSIDERATO, è chiaro che la peculiarità di un territorio come quello dell’alto ionio cosentino, rende necessario un intervento celere, concreto e decisivo affinché il presidio dei Vigili del Fuoco di Trebisacce (CS) venga decretato in modalità permanente, con un rinnovato parco mezzi adeguato ai giorni nostri e con l’apertura permanente della sede. È evidente che per l’alto ionio cosentino tale intervento è di fondamentale importanza in quanto implicherebbe una più rapida e tempestiva riposta ad un territorio e ad una popolazione decisamente estesi, con esigenze che i volontari, pur spendendosi in maniera egregia da anni, concretamente affannano nel soddisfare, data la modalità discontinua ed i rischi in cui incorrono.
Sarebbe pleonastico, menzionarli tutti ma basti pensare a quelli sismici, dovuti ad incendi boschivi, disastri idrogeologici e emergenze di altra natura verificatisi nel comprensorio, ormai abbastanza noti e più volte esaminati.
È, perciò, lampante che lo status attuale fa sì che, purtroppo, la sicurezza e la risposta al cittadino vengono continuamente ritardati e/o messi in discussione laddove l’intervento dei VV.F. (che -si ricorda non si limita all’intervento in caso di incendio, ma in qualsiasi ambiente, per recuperi, soccorsi di vario genere) è oggettivamente troppo complesso da effettuare.
Per l’alto ionio cosentino, la previsione e attivazione quanto più celere possibile di un distaccamento VV.F. permanente è, dunque, improcrastinabile. Si precisa che, peraltro, la trasformazione del distaccamento di Trebisacce (CS) da sede decretata come distaccamento Volontario a sede permanente andrebbe ad avvalorare il lavoro svolto dall’Amministrazione Comunale di Trebisacce (CS) nel corso degli ultimi anni in particolar modo con riferimento al fatto che la stessa abbia provveduto a realizzare una sede idonea (dove risiede l’attuale distaccamento), consegnata ormai da quasi un anno e donata in forma totalmente gratuita al Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.
Di talché, con la presente, la FNSCISL COSENZA CHIEDE si proceda con la previsione e costituzione di un dispositivo di soccorso presente H24 con competenza per tutta l’area dell’alto ionio cosentino, efficiente e adatto. A fronte di tutto quanto rilevato ed evidente, non può assolutamente mancare un urgente riscontro del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco nella sua interezza, così come la concreta attenzione da parte del Ministro degli Interni, del Capo dipartimento dei Vigili del Fuoco e del Capo del Corpo, nonché di tutte le Istituzioni in indirizzo con riferimento alle singole competenze e specificità.
La richiesta di apertura a sede permanente del distaccamento di Trebisacce (CS) con attrezzature all’avanguardia, in virtù della statistica d’invertenti e rischi che abbiamo poc’anzi menzionato, rendono necessaria, infatti, un’azione concreta e coordinata da parte di tutti gli onerati. Si confida nel fatto che la necessità manifestata non resti inascoltata, ma prontamente accettata come indicazione per migliorare il servizio di soccorso tecnico urgente alla popolazione. Resta confermata la disponibilità incondizionata di questo Sindacato al confronto ed a qualsivoglia richiesta di chiarimento e/o collaborazione in merito all’oggetto.
Si ringrazia per la cortese attenzione e, in attesa di un cortese ed urgente riscontro, si porgono cordiali saluti».”
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