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“La donna che ride”: progetto di ricerca e spettacolo teatrale dedicato alla Donna e al clown teatrale

Dopo la residenza artistica al Teatro dell’Istituto comprensivo statale “Spirito Santo” arriva il 6/7 marzo il matinée dedicato ai ragazzi

 

 

“Continua la programmazione all’insegna dei linguaggi sperimentali, della facilitazione dei processi creativi e della valorizzazione di una nuova pedagogia teatrale per la Compagnia ConimieiOcchi, collettivo formato da performers, musicisti, antropologhe, pedagoghi/e, videomakers e registe da sempre concentrata sullo sviluppo di storie di evoluzioni e trasformazioni del mondo umano e naturale, con particolare attenzione alla valorizzazione del tessuto sociale della comunità in cui operano.

Dopo i primi appuntamenti dello spettacolo “Piccolo sogno” a cura di Francesco Votano dedicato all’uomo e alla relazione con il mondo delle piante, in scena il prossimo 6/7 marzo “La donna che ride” a cura di Maria Grazia Bisurgi e Audrey Chesseboeuf.

Un progetto di ricerca e spettacolo teatrale dedicato alla Donna e al clown teatrale, che rinnova la collaborazione con l’Istituto comprensivo statale “Spirito Santo” che ha ospitato lo spettacolo attraverso una residenza teatrale e vedrà ora il 6 e il 7 marzo un matinée proprio nel Teatro dell’Istituto dedicato a una restituzione in scena per i ragazzi.

Il progetto nasce dopo diversi anni di formazione con la docente Merry Conway ed è strutturato sul metodo del Devised Theatre o creazione collettiva.

Le improvvisazioni delle attrici e degli attori, avranno come animus-anima, la poetica del fallimento, poetica ispirata dalla modalità di essere al mondo della figura archetipica del Clown Teatrale.
Lo sguardo del clown guida alla creazione delle condizioni per uno spazio nuovo, dove l’esagerazione dei limiti in contrasto con le restrizioni sociali e personali diventano la forza, l’impulso, l’energia, per trasformare il modo di guardare la realtà e così la Donna.

In scena le attrici Audrey Chesseboeuf e Maria Grazia Bisurgi con la facilitazione del processo creativo di Francesco Votano.

La produzione è stata co-finanziata con risorse PSC Piano di Sviluppo e Coesione 6.02.02 erogate ad esito dell’avviso di “Produzioni Teatrali della Regione Calabria – Dipartimento Istruzione Formazione e Pari Opportunità – Settore Cultura”.”

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